Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
martedì 15 ottobre 2024
 
Santa Marta
 

"I credenti di tutte le fedi in preghiera per la fine della pandemia"

14/05/2020  Papa Francesco ricorda l'iniziativa dell'Alto comitato per la Fratellanza Umana che oggi ha indetto una giornata di preghiera per chiedere la fine di questo flagello. E ricorda anche i morti per le altre pandemie, quella della fame, quella della guerra.

Papa Francesco apre la messa ricordando l’iniziativa dell’Alto Comitato per la Fratellanza Umana che «oggi ha indetto una giornata di preghiera, digiuno, per chiedere a Dio misericordia e pietà in questo momento tragico della pandemia». E sottolinea che «tutti siamo fratelli. San Francesco di Assisi diceva: “Tutti fratelli”. E per questo, uomini e donne di ogni confessione religiosa, oggi, ci uniamo nella preghiera e nella penitenza, per chiedere la grazia della guarigione da questa pandemia».

Nell’omelia commenta il passo del Libro di Giona in cui il profeta predica la conversione agli abitanti di Ninive e paragona l’evento con i giorni di oggi. «Ninive si convertì e la città fu salvata da qualche pandemia, forse una pandemia morale. E oggi tutti noi fratelli e sorelle di ogni confessione», dice il Pontefice, «preghiamo per la fine della pandemia. Noi non aspettavamo questa pandemia, è venuta senza che noi l’aspettassimo ma adesso c’è. E tanta gente muore. E tanta gente muore da sola e tanta gente muore senza poter fare nulla. Tante volte può venire il pensiero: "Ma a me non tocca, grazie a Dio mi sono salvato". Ma pensa agli altri! Pensa alla tragedia e anche alle conseguenze economiche, le conseguenze sull’educazione e a quello che avverrà dopo. E per questo oggi, tutti, fratelli e sorelle, di qualsiasi confessione religiosa, preghiamo Dio, uniti nella fratellanza che ci accomuna in questo momento di dolore». Risponde subito alle critiche pensando a chi polemizzerà con l’iniziativa parlando di relativismo religioso. «Non è così», dice Francesco, «ognuno prega Dio come può. Siamo uniti tutti come fratelli, pregando secondo la propria cultura e religione. Chiedendo perdono a Dio per i nostri peccati perché Dio fermi questa pandemia. Oggi è un giorno di fratellanza. È un giorno di penitenza e di preghiera. La pandemia è venuta come un diluvio. Ma ci sono tante altre pandemie e non ce ne accorgiamo, guardiamo da un’altra parte, siamo indifferenti di fronte ad altre tragedie». E parla anche della «pandemia della fame» che, nei primi quattro mesi di quest’anno, ha provocato 4 milioni di morti, della «pandemia della guerra».

 «Importante è che oggi insieme preghiamo ognuno secondo la propria tradizione, giornata di preghiera, digiuno e carità. Quando Dio vide che il popolo di Ninive si convertì fermò la pandemia». E allora, invoca Bergoglio, «che Dio fermi questa tragedia, che fermi questa pandemia. Che Dio abbia pietà di noi e che fermi anche le altre pandemie tanto brutte: quella della fame, quella della guerra, quella dei bambini senza educazione. E questo lo chiediamo come fratelli, tutti insieme».

Infine la preghiera per la Comunione spirituale:

«Gesù mio, credo che sei realmente presente nel Santissimo Sacramento dell’altare. Ti amo sopra ogni cosa e ti desidero nell’anima mia. Poiché ora non posso riceverti sacramentalmente, vieni almeno spiritualmente nel mio cuore. Come già venuto, io ti abbraccio e tutto mi unisco a Te. Non permettere che mi abbia mai a separare da Te».

 
 
Pubblicità
Edicola San Paolo