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lunedì 14 ottobre 2024
 
Giornata mondiale dell’autismo
 

I Fantastici 15 fanno un giornale

02/04/2014  Sono i redattori del Giornale atipico, ragazzi preadolescenti e adolescenti affetti da autismo. La rivista che hanno realizzato è giunta al secondo numero (in realtà il terzo considerando il “numero zero”). Ecco come hanno fatto.

La copertina del prossimo numero. Nella foto di copertina: la redazione de "I Fantastici 15".
La copertina del prossimo numero. Nella foto di copertina: la redazione de "I Fantastici 15".

“Scrivere è un duro lavoro”, dice Snoopy in quarta di copertina, ma qualcuno deve farlo. E Luca, Nicholas, Alessandro, Michele, Martina, Bianca, Giulio, Edoard, Davide, Elena, Alice, Daniele, un altro Giulio, Michael, un altro Michele, Angela, Christian, Umberto, lo fanno benissimo.

I Fantastici 15 (anche se in realtà sono qualcuno in più), ovvero i redattori del Giornale atipico, sono ragazzi preadolescenti e adolescenti, affetti da autismo.

A maggio uscirà il secondo numero (c'era stato anche un numero zero) di questo progetto etico-editoriale, che il giornalista veronese, Toti Naspri, ha mutuato dalla Francia, e che ha trovato il sostegno del Centro Diagnosi, Cura e Ricerca per l'Autismo, dell'Ulss 20 di Verona, diretto dal dottor Maurizio Brighenti, coadiuvato dalla dottoressa Anna Franco.

Per i giovani giornalisti, massima libertà, sia nella scelta dei contenuti che nella modalità di espressione: articoli, poesie, fumetti, fotografie, interviste, annotazioni, e pure le ricette. Il lavoro redazionale è rigorosamente previsto una volta alla settimana, il lunedì dalle 17.30, perché chi è affetto da autismo ama l'ordine, la precisione, la ripetitività.

Naspri, direttore responsabile del Giornale atipico, alle spalle un'esperienza giornalistica incentrata sui temi sociali, racconta che «L'appuntamento del lunedì è diventato per i ragazzi un'occasione di ridefinizione della propria identità, che si è attuata attraverso l'uso degli strumenti propri di una redazione giornalistica: il linguaggio scritto, quello delle immagini, e poi gli strumenti di lavoro, quali registratori, telecamere, videocamere... Senza contare l'importanza dell'interazione tra di loro; teniamo presente che i disturbi dello spettro autistico si connotano in particolare per la difficoltà di interagire con le persone e l'ambiente circostante».

“In redazione ho trovato molti amici, i maschi sono un po' turbolenti, ma si lavora bene anche con loro. Noi ragazze cerchiamo di fare gruppo, così gli altri poi ci seguono”, scrive Martina.

“A volte sembro distratto, ma metto sempre a disposizione del gruppo le mie competenze, soprattutto nel campo della musica e di internet”, così Christian.

“Amo puntualizzare le cose, partecipo molto alle discussioni, faccio interventi che lasciano a bocca aperta”. Ed ecco Davide, con una buona considerazione di sé.

Ma anche Bianca non è da meno: “Direi che il giornalino funziona grazie a noi ragazze”.

E a chi dice che gli autistici vivono solo “nel loro mondo”, I Fantastici 15 rispondono andando essi stessi di persona verso il mondo esterno, intervistando Alberto Bauli, patron dell'omonima storica azienda di panettoni veronese, Ale e Franz, mitici cabarettisti dello Zelig di Milano, e poi Franco Antonello, presidente della Fondazione “I Bambini delle Fate”.

La gamma degli interessi dei ragazzi è amplissima: dallo sport alla solidarietà, dal turismo alla cultura (con tanto di trasferta alla Biennale di Venezia). E vi è anche molta attenzione per papa Francesco. Nel primo numero, gli sono state dedicate due pagine. “Il suo silenzio chiesto per pregare è stato emozionante per tutti”, sottolinea Giulio. «Nessuno è mai riuscito a fare un silenzio così 'di tomba'. È un papa molto diverso fra tutti quelli che sono passati: non indossa le scarpe rosse, porta il crocifisso argentato e non d'oro, durante le elezioni ha pernottato in un albergo (dove ha pure pagato il conto!)”.

A coadiuvare i redattori, un comitato editoriale, composto da operatori e professionisti, che ne facilitano l'attività e assicurano la sostenibilità del progetto; per il momento la tiratura è di 500 copie, distribuite tra scuole e biblioteche, ma la speranza è che possa avere una maggiore diffusione, grazie al sostegno di abbonati.

La redazione in uscita.
La redazione in uscita.

"L'obiettivo? Portare i ragazzi nel mondo reale"

«L'obiettivo è portare i ragazzi a partecipare al mondo reale e non solo a quello della malattia. Lavorando al giornale, entrano a far parte della comunità in modo attivo, non più solo come esempi di realtà problematiche», spiega il dottor Brighenti. «Dall'altra parte, chi legge il giornale ha l'opportunità di entrare nel mondo dei ragazzi con autismo, in modo semplice, comprendendo quanti desideri di partecipazione li coinvolgono, quante idee hanno sul mondo, sui compagni, sulla loro disabilità».

– Ma i ragazzi lo sanno di essere autistici?

«Magari non sono consapevoli dei processi comportamentali dell'autismo, ma sanno riconoscere i propri limiti nei rapporti sociali con i coetanei e con la propria indipendenza. Per questo, cerchiamo di aiutarli a capire quanto possono essere loro stessi di aiuto agli altri e non soltanto soggetti che devono ricevere».

– Si sente dire a volte che gli autistici sembrano anafettivi.

«Non è che non provino affetto», spiega il terapista Maurizio Gioco. «È che non riescono ad esprimerlo, non sanno come strutturare la loro affettività, per poi farla emergere. Tanto che ci sono anche “i troppo affettivi”. È come se non fossero mai giusti, o sono troppo vicini, o troppo lontani, perdono un po' la misura, non hanno mai un'evoluzione omogenea, hanno picchi che non permettono loro di trovare poi le giuste modalità. Sono bambini che controllano poco le variabili, perciò sono molto ansiosi».

Nicholas non parla. Ma a lui pensano i colleghi. “Ci parla attraverso questa tastiera, eccola qua, lui scrive le sue emozioni e i suoi bisogni, e noi siamo la sua voce”. Nella tranquillità di una redazione, l'affetto sta emergendo.

Lunedì 31 marzo, è stata costituita anche la onlus “I Fantastici 15”, che si dedicherà esclusivamente al progetto editoriale. Il giornale, il cui progetto grafico è dello Studio Delmiglio di Verona, si può leggere anche online, su: www.doctorhome.eu.

 
 
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