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sabato 15 febbraio 2025
 
 

I frutti della buona terra in mostra alla Camera

10/02/2017  Venti fotografie raccontano alcuni protagonisti della campagna "Buoni e giusti Coop", lanciata un anno fa per promuovere la legalità nel lavoro agricolo.

I frutti della buona terra in mostra alla Camera  

C’è tanto rosso, il rosso dei pomodori maturi,  nelle venti fotografie della mostra “La buona terra. I campi della legalità” inaugurata il 9 febbraio nella Biblioteca della Camera dei deputati, in via del Seminario a Roma. Curata da ANCC-COOP (Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori), la mostra è la testimonianza che si può lavorare in condizioni di legalità  e di pieno rispetto dei diritti di ognuno. Andrea Micheli, Michele Cazziani e Nicola Demolli Crivelli, tre fotografi  di Photoaid (un’agenzia fotografica non profit per il reportage sociale) documentano che a Cerignola, Rodigo, Pachino, Soverato e Rosarno si può lavorare nei campi rispettando la legalità e i diritti dei lavoratori. Nelle foto si vedono tanti immigrati. Come gli africani di Rosarno, che seguono il progetto “Lavoro e integrazione: le coop degli uomini liberi”, proposto dalla Cooperativa Valle del Marro. O come i sikh impegnati nella raccolta dei meloni nel mantovano (dove sono residenti 9.000 indiani). Nella mostra c’è anche un bel ritratto di Don Pino De Masi, referente di Libera per la Piana di Gioia Tauro, testimonianza vivente di una Chiesa in prima linea nell’accoglienza e impegnata per il rispetto dei diritti.

Aperta fino al 24 febbraio, la mostra rientra nella campagna “Buoni e giusti Coop”, che promuove l’eticità nelle filiere ortofrutticole. Lanciata nella primavera del 2016, la campagna coinvolge tutti gli 832 fornitori nazionali e locali di frutta e verdura, in rappresentanza di oltre 70.000 aziende agricole. “Chi non rispetta le nostre condizioni, le  regole in campo di lavoro e di diritti esce dal sistema Coop”, dice Stefano Bassi, presidente di ANCC-COOP.

Alla inaugurazione della mostra fotografica è intervenuta la presidente della Camera, Laura Boldrini. “Con questa iniziativa di civiltà, voi dimostrate”, ha detto Boldrini, “che l’illegalità nell’agricoltura non è un destino inesorabile. Si può vivere di legalità ed è meglio per tutti, lavoratori e consumatori, avere un’economia legale e pulita”.

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