Alle volte l’amore può percorrere sentieri
sbagliati, magari in buona fede.
I genitori di Chiara, due anni, ricoverata
in condizioni gravi al Gaslini di
Genova per la dieta vegana, amavano
la loro bambina. Come i genitori
dei due bimbi che, nei mesi scorsi, a Belluno
e a Pisa, sono stati ricoverati per la medesima
causa. La scelta di diventare vegani è di per sé
una scelta d’amore verso quel mondo animale
che viene barbaramente sfruttato per la nostra
alimentazione, con uccisioni sistematiche
e istituzionali che non si curano di evitare
sofferenze atroci e non necessarie.
Ma nell’amore dei genitori di Chiara, che
rischiano di essere indagati per maltrattamenti,
qualcosa non ha funzionato. Non erano
di certo adeguatamente informati sui risvolti
negativi della dieta vegana che, in un
bambino, può diventare pericolosa se non si fa
attenzione alla scelta degli alimenti e al loro
corretto bilanciamento, in modo da inserire
tutti i nutrienti di cui l’organismo ha bisogno.
L’amore che abbiamo per i nostri figli,
deve essere un “amore consapevole”, che non
si stanca di approfondire, su tutti i versanti,
compreso quello della salute, che cosa è per
loro bene o può essere un male.
Oggi proliferano, favoriti da una comunicazione
spesso irresponsabile, fatta di luoghi
comuni, di mode del “fai da te”, comportamenti
che, se non si attuano attraverso un’informazione
scientica e autorevole, possono
mettere a rischio la salute. In particolare nei
primi anni di vita, quando il bambino non può
esprimere il suo disagio o sofferenza, dipende
in tutto e per tutto dai genitori, è molto importante,
consultare il parere di esperti, di
nutrizionisti e pediatri. I figli non sono una
nostra proprietà assoluta.
Ricorda e ci invita Gibran in Il Profeta: «I
vostri figli non sono i vostri figli. Nascono per
mezzo di voi, ma non da voi. Dimorano con
voi, tuttavia non vi appartengono. Potete dare
tutto il vostro amore, ma non le vostre idee,
perché loro hanno le loro proprie idee».
E i loro diritti da rispettare.