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sabato 08 febbraio 2025
 
Solidarietà
 

I lavoratori della Scala scrivono ai cittadini: "L'arte trionferà"

11/03/2020  Costretti come tutte le istituzioni culturali alla chiusura si rivolgono al loro pubblico: "Si costruisce con i mezzi che abbiamo, e se ora i soliti mezzi ci sembrano preclusi, siamo comunque in grado di attingere alla nostra umanità e alla nostra esperienza".

Tutte le istituzioni culturali hanno dovuto sospendere le loro attività, come non era mai successo finora, forse nemmeno ai tempi della seconda guerra mondiale. E anche la Scala ha chiuso i battenti. E i lavoratori del più prestigioso teatro milanese hanno voluto scrivere ai cittadini una lettera profonda, che vola in alto al di là della paura. La propone per prima l’ agenzia Agi, che l’ha letta in anteprima. Ecco il testo. 

Colleghe e colleghi, amiche e amici, abbiamo appreso che l’attività è sospesa fino a tutto il 3 aprile 2020. Nella storia del Teatro e non solo, ci troviamo davanti a una prova importante di responsabilità civile e di coscienza individuale. Andrebbe vista come un’opportunità di coesione e di esempio per tutti. Se c’è qualcosa da riscoprire è l’importanza dei valori essenziali per cui abbiamo combattuto e fatto delle scelte. Tutti. A cominciare da quella del nostro lavoro. Se pure non fossimo stati abbastanza consapevoli, ora di certo è l’occasione per continuare la nostra missione culturale con un atteggiamento che dimostri, sia fra noi che in chi ci guarda, una grande capacità di comprensione. Si costruisce con i mezzi che abbiamo, e se ora i soliti mezzi ci sembrano preclusi, siamo comunque in grado di attingere alla nostra umanità e alla nostra esperienza. Il teatro mette in scena vicende universali, tragedie, commedie, grandi cambiamenti storici, desideri, meschinità, vittorie, sconfitte, amore, odio, sacrificio e vendette, fede e disperazione. Si tratta di maneggiare ogni giorno con il linguaggio artistico e con l’abnegazione un materiale che è il cuore della natura umana. Il fulcro della nostra forza e della nostra debolezza Abbiamo sempre fatto il nostro lavoro scrupolosamentee con la consapevolezza di inscenare qualcosa di assoluto. Avremo anche imparato che la bellezza non muore mai, e che lo scoraggiamento porta sterilità. Ciò che viene richiesto non va temuto ma impugnato con la certezza di poterlo rovesciare, e di certo di questo periodo ce ne ricorderemo tutti. Aspettiamo con serenità il momento di apparecchiare di nuovo al mondo il banchetto più nutriente per lo spirito: l’Arte.

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