Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
lunedì 16 settembre 2024
 
 

I leader politici concordano: gli italiani vanno aiutati a fare più figli

13/05/2022  Agli Stati Generalità della Natalità confronto fra Letta, Meloni, Salvini, Castelli, Rosato, Calenda e Renzulli.

I politici sono i protagonisti della seconda giornata degli Stati Generali della Natalità. Sul palco si accomodano Enrico Letta (Pd) , Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia) , Carlo Calenda (Azione), Ettore Rosato (Italia VIva), Laura Castelli (5 Stelle, viceministro dell'economia e delle finanze), Licia Renzulli (Forza Italia). Matteo Salvini (Lega) , sotto processo a Palermo per la vicenda Open Arms, manda un video messaggio.

Tutti i partecipanti hanno in comune l’esperienza della maternità o della paternità. Meloni parla della figlia e si rammarica di averla fatta “così tardi”, aggiungendo che i “i figli danno un senso alle tue priorità e al tuo tempo”. Calenda, padre di tre figli, racconta che essere diventato padre a 16 anni per lui è stata “un’esperienza salvifica”, che gli ha cambiato la vita. Castelli è madre di Nico, nato solo due settimane fa. Letta definisce la nascita dei suoi tre figli “la più importante esperienza della mia vita”. Lucia Renzulli parla della figlia Vittoria, oggi 12 anni, che ancora neonata portò nell’aula del Parlamento Europeo. Ettore Rosato si presenta come padre di quattro figli e nonno di due nipotine. Matteo Salvini ricorda na nascita di Federico nel 2003 e di Mirta, nata nel 2012 e che domenica farà la prima comunione.

Tutti i partecipanti al dibattito, incalzati da Gigi De Palo, pur riconoscendo l’importanza del Family Act in vigore da ieri e dell’assegno unico, hanno sottolineato la necessità di interventi a favore della natalità. Secondo Enrico Letta bisogna fissare per il 2030 l’obiettivo di avere tre figli per coppia (la Francia ci è riuscita grazie a generosi incentivi), ma occorre anche dare la cittadinanza ai bambini nati all’estero, figli degli immigrati. Per il segretario del Pd bisogna anche incentivare l’uscita di casa e l’indipendenza dei giovani italiani, che restano in famiglia mediamente fino a 30,5 anni."Io penso che sia maturo il tempo, e mi rivolgo a Laura Castelli, viceministro dell'Economia, per andare a rivedere l'Isee per il tema dell'assegno unico”, ha aggiunto Letta.

Per Giorgia Meloni “va messo in piedi un piano imponente di sostegno della maternità e della natalità”. Meloni, che definisce la famiglia “un presidio di identità sotto attacco”, chiede anche che il tema della demografia venga tenuto in considerazione dall’Europa e dal Pnnr. Matteo Salvini indica come esempio da seguire le leggi per la natalità in vigore in Ungheria, che stanno favorendo la nascita di più bambini. Per Rosato nel Family Act ci sono già tante buone norme, ma “ora tutto quello che c’è in quel provvedimento va finanziato”.  Castelli considera necessaria una riduzione dell’Iva sui prodotti per l’infanzia, mentre la senatrice Renzulli chiede una riforma del fisco “amica delle famiglie” e l’uscita dalla logica dei “bonus continui”.

I vostri commenti
0
scrivi
 
 
Pubblicità
Edicola San Paolo