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mercoledì 30 aprile 2025
 
vaticano
 

I martiri, militi ignoti della causa di Dio

05/07/2023  Papa Francesco, in vista del Giubileo 2025, istituisce la Commissione dei nuovi martiri-testimoni di fede”. Obiettivo è elaborare un Catalogo di tutti coloro che hanno versato il loro sangue per confessare Cristo e testimoniare il suo Vangelo. L'organismo si occuperà anche dei non cattolici

Una nuova Commissione, quella “dei nuovi martiri-testimoni di fede”, «per elaborare un Catalogo di tutti coloro che hanno versato il loro sangue per confessare Cristo e testimoniare il suo Vangelo». Papa Francesco, «in vista del prossimo Giubileo del 2025, che ci vedrà raccolti come “Pellegrini di speranza”» ha costituito il nuovo organismo presso il Dicastero delle Cause dei Santi. Nella lettera di istituzione precisa che «la Commissione continuerà la ricerca, già iniziata in occasione del Grande Giubileo del 2000, per individuare i Testimoni della Fede in questo primo quarto di secolo e per poi proseguire nel futuro». Non si tratta, sottolinea di «stabilire nuovi criteri per l'accertamento canonico del martirio, ma continuare l'iniziato rilevamento di quanti, a tutt'oggi, seguitano ad essere uccisi solo perché cristiani».

Questi martiri, si legge nella lettera, «sono testimoni della speranza che deriva dalla fede in Cristo e incita alla vera carità. La speranza mantiene viva la profonda convinzione che il bene è più forte del male, perché Dio in Cristo ha vinto il peccato e la morte». Come ha più volte dichiarato «i martiri “sono più numerosi nel nostro tempo che nei primi secoli: sono vescovi, sacerdoti, consacrate e consacrati, laici e famiglie, che nei diversi Paesi del mondo, con il dono della loro vita, hanno offerto la suprema prova di carità"». Come già disse Giovanni Paolo II «nella Lettera apostolica “Tertio millennio adveniente” occorre fare di tutto perché l'eredità della nube dei “militi ignoti della grande causa di Dio” non vada perduta. Già il 7 maggio 2000 essi furono ricordati in una celebrazione ecumenica, che vide raccolti al Colosseo rappresentanti delle Chiese e comunità ecclesiali da tutto il mondo, per evocare, assieme al Vescovo di Roma, la ricchezza di ciò che io stesso ho successivamente definito “ecumenismo del sangue”. Anche nel prossimo Giubileo ci ritroveremo uniti per una simile celebrazione».

La Commissione non si occuperà solo dei martiri cattolici, ma estenderà la sua ricerca «a tutte le confessioni cristiane». Il Pontefice scrive, inoltre, che «anche in questo nostro tempo, nel quale si assiste ad un cambiamento d'epoca, i cristiani continuano a mostrare, in contesti di grande rischio, la vitalità del Battesimo che ci accomuna. Non pochi, infatti, sono coloro che, pur consapevoli dei pericoli che corrono, manifestano la loro fede o partecipano all'Eucarestia domenicale. Altri vengono uccisi nello sforzo di soccorrere nella carità la vita di chi è povero, nel prendersi cura degli scartati dalla società, nel custodire e nel promuovere il dono della pace e la forza del perdono. Altri ancora sono vittime silenziose, come singoli o in gruppo, degli sconvolgimenti della storia».

Sono persone, uomini e donne, di cui non possiamo perdere la memoria. «L'operato della Commissione permetterà di affiancare ai martiri, riconosciuti ufficialmente dalla Chiesa, le testimonianze documentate - e sono molte - di questi nostri fratelli e sorelle, all'interno di un panorama vasto in cui risuoni l'unica voce della “martyria” dei cristiani».

La Commissione avrà il contributo «attivo delle Chiese particolari nelle loro articolazioni, degli istituti religiosi e di tutte le altre realtà cristiane, secondo i criteri che la stessa Commissione elaborerà». Infine, dice Francesco, «l'elaborazione di questo Catalogo, anche nel contesto dell'ormai prossimo Giubileo, aiuterà i credenti a leggere anche il nostro tempo alla luce della Pasqua, attingendo dallo scrigno di tanta generosa fedeltà a Cristo le ragioni della vita e del bene».

 

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