Sono un gruppo di 23 primari in pensione dell’AUSER di Borgomanero (NO), cardiologi, dermatologi, radiologi, urologi, nefrologi che si prendono cura gratuitamente di pazienti che non possono permettersi cure specialistiche a essere insigniti sabato 1 giugno sul sagrato della Basilica di Sant’Antonio a Padova del Premio bontà di Sant’Antonio attribuito ogni anno dall’Arciconfraternita di Sant’Antonio . Questa la motivazione: Il gruppo di primari medici in pensione, nel contesto delle attività della sezione AUSER di Borgomanero in Novara, ha fondato e gestisce un ambulatorio polispecialistico gratuito dedicato a donne e uomini alle periferie esistenziali della società. Un tale esempio di volontariato da parte di un gruppo di professionisti in quiescenza, che potrebbero facilmente e legittimamente dedicare il proprio tempo a continuare l’arte medica a titolo remunerativo, costituisce per i giovani e per la società intera un indubbio modello di bontà e di valorizzazione delle professionalità individuali finalizzata alla salvaguardia della dignità umana, soprattutto nel momento della sua massima vulnerabilità ovvero la malattia.
Nel 2017 sono state visitate millecinquecento persone.
Nel corso della cerimonia che si svolge vengono premiati anche gli studenti delle 60 scuole italiane di ogni ordine e grado che hanno partecipato con elaborati scritti, disegni e opere multimediali al concorso ispirato alle parole del papa dal «Non è sufficiente non fare il male per sentirsi giusti: è necessario fare il bene e promuovere ogni bene nella società».
Tra i vincitori Alessio Chiovelli di Savona il cui padre Andrea, oggi giornalista, vinse il Premio della Bontà nel 1998 e che scrive nel suo tema: “Succede un po’ come quando si fa il gioco della scossa: uno riceve una piccola stretta di mano e la passa ad un altro, che a sua volta la dona ad un altro giocatore e così via, fino a quando tutti l’avranno ricevuta: è una cosa contagiosa come una “malattia buona” che ci rende felici”.
Il Bene illumina di colori il grigio dell’indifferenza, come scrive Gaia Toninato, vincitrice per le Scuole Secondarie di Secondo Grado: “È l’indifferenza a coprire tutti i colori e la vitalità, devo cercare di interessarmi anche alle condizioni dell’ambiente che mi circonda, della terra su cui tutti viviamo e che davvero troppo spesso trascuriamo, o peggio, sfruttiamo e roviniamo”.
Commoventi i versi composti da Ludovica Iannucci, seconda classificata per le Scuole Secondarie di Secondo Grado, che scrive: Eppure l’amare qualcuno/è il gesto più naturale/che un essere umano possa compiere/e anche l’unica lucerna/in un corridoio buio/è fondale all’uomo/come un tassello del mosaico della vita/senza il quale questo rimarrebbe incompleto.