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domenica 10 novembre 2024
 
IL PAPA
 

«I mondiali? Siano occasione di dialogo e strumento di pace»

13/06/2018  È l’appello pronunciato dal Papa al termine dell’udienza: «Desidero inviare il mio cordiale saluto ai giocatori e agli organizzatori, come pure a quanti seguiranno tramite i mezzi di comunicazione sociale questo evento che supera ogni frontiera».

Papa Francesco riceve un pallone da football da un delegato di Miami (Usa) durante l'incontro avuto il 10 maggio 2018 con le Scholas Occurrentes o "scuole per il dialogo", promosse dalla Pontificia Accademia delle scienze e diffuse in tanti Paesi. Foto Ansa.
Papa Francesco riceve un pallone da football da un delegato di Miami (Usa) durante l'incontro avuto il 10 maggio 2018 con le Scholas Occurrentes o "scuole per il dialogo", promosse dalla Pontificia Accademia delle scienze e diffuse in tanti Paesi. Foto Ansa.

Sport, ma non solo. Il più importante torneo di calcio al mondo può dtrasformarsi in qualcosa di molto incisivo a livello sociale. «Possa questa importante manifestazione sportiva diventare occasione di incontro, di dialogo e di fraternità tra culture e religioni diverse, favorendo la solidarietà e la pace tra le nazioni». È l’appello pronunciato dal Papa al termine dell’udienza di mercoledì 13 giugno, prima dei saluti ai fedeli di lingua italiana. «Domani si apriranno i campionati mondiali di calcio in Russia», ha ricordato Francesco: «Desidero inviare il mio cordiale saluto ai giocatori e agli organizzatori, come pure a quanti seguiranno tramite i mezzi di comunicazione sociale questo evento che supera ogni frontiera».

 

Il Papa saluta gli sposi novelli al termine dell'udienza generale in piazza San Pietro. Foto: Osservatore Romano.  In alto: Bergoglio riceve un pallone da calcio durante un'udienza il 10 gennaio 2014, in occasione del quinto anniversario del terremoto ad Haiti. Foto Ansa.
Il Papa saluta gli sposi novelli al termine dell'udienza generale in piazza San Pietro. Foto: Osservatore Romano. In alto: Bergoglio riceve un pallone da calcio durante un'udienza il 10 gennaio 2014, in occasione del quinto anniversario del terremoto ad Haiti. Foto Ansa.

Tra i pellegrini italiani, il Papa ha salutato in particolare i sacerdoti novelli della diocesi di Brescia e i fedeli della parrocchia di San Pietro in Abbadia a Montepulciano, accompagnati dal vescovo, monsignor Stefano Manetti. Poi ha ricordato un’altra volta, come aveva fatto a braccio all’inizio della catechesi, la festa odierna di Sant’Antonio di Padova, dottore della Chiesa e patrono dei poveri. «Vi insegni la bellezza dell’amore sincero e gratuito», ha detto salutando i giovani, gli anziani, gli ammalati e gli sposi novelli: «Solo amando come lui amò, nessuno intorno a voi si sentirà emarginato e, allo stesso tempo, voi stessi sarete sempre più forti nelle prove della vita».

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