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domenica 03 novembre 2024
 
I BAMBINI DELL'EST
 

«I nostri ragazzi a Kharkiv sotto le bombe»

01/03/2022  «Vivono nascosti nelle cantine o nella metropolitana, senza elettricità, con Internet che non funziona e comunicano a intermittenza via Messenger o Instagram. Le ragazze raccontano che basta fare cento metri per imbattersi in almeno tre morti, i ragazzi restano ben riparati per non venire uccisi. Stiamo cercando di sistemare mamme e bambini in arrivo attraverso le nostre conoscenze, ma non possiamo gestire noi i profughi». Il drammatico racconto dell'Associazione I bambini dell'Est

I cittadini di Kharkiv trovano riparo nella metropolitana (Ansa)
I cittadini di Kharkiv trovano riparo nella metropolitana (Ansa)

«È difficile metterci in contatto con i nostri ragazzi, sono nascosti nelle cantine o nella metropolitana, sono senza elettricità, spesso Internet non funziona e riescono a comunicare a intermittenza via Messenger o Instagram. Le ragazze ci raccontano che basta fare cento metri per imbattersi in almeno tre morti, i ragazzi restano ben riparati per non venire uccisi. Alcuni si sono arruolati come volontari anche senza armi e fanno di tutto: riempiono di sabbia i sacchi o scavano trincee. Alcuni dicono che è meglio rischiare di essere feriti o uccisi aiutando il loro Paese piuttosto che morire come topi in gabbia sotto un edificio».

Queste le parole di Federica Bezziccheri, presidente dell'associazione I Bambini dell'Est, la onlus che negli ultimi dieci anni ha organizzato i viaggi in Italia di circa 200 bambini e adolescenti ucraini che vivevano in orfanatrofi nella zona di Kharkiv, dove sono in corso pesanti combattimenti. Negli anni i ragazzi sono stati ospiti di numerosissime famiglie italiane che oggi sono in grande ansia per la loro sorte.
Nonostante i negoziati in corso, le bombe non si fermano. «Putin ha un piano ben preciso e un accordo sembra un'utopia: difficile trovare un'intesa con chi  vuole ripristinare il blocco sovietico. In questo momento bisogna salvare le persone che sono in Ucraina e creare dei corridoi umanitari lì».

«Occorre che il nostro Governo e le istituzioni si muovano: il Comune di Milano sta definendo un programma di accoglienza dei profughi e noi continuiamo a ricevere richieste di aiuto, gente che è scappata dall’Ucraina e deve essere accolta - continua Federica Bezziccheri. Stiamo cercando di sistemare mamme e bambini che stanno arrivando attraverso le nostre conoscenze, ma non possiamo pensare di gestire noi i profughi. Abbiamo una lista infinita di gente che mette a disposizione la propria abitazione o le seconde case, persone che mettono a disposizione strutture intere, ma serve un coordinamento efficace e gente preparata a gestire le emergenze umanitarie».

Per ulteriori informazioni:
I Bambini dell'Est
via Casale 5 - 20144 Milano
C.F. 97546840154
Tel. 02 89420032
email: ibambinidellest@gmail.com
IBAN: IT07B0200801604000100888090
 

 
 
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