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giovedì 08 giugno 2023
 
 

La diplomazia secondo Francesco

21/06/2013  Il Papa ha ricevuto i nunzi che rappresentano il Pontefice e la sua autorità, chiamandoli "mediatori" e costruttori di "comunione".

Il rapporto tra il Papa e i nunzi apostolici, cioè gli ambasciatori della Santa Sede nel mondo, deve essere “personale” e si tratta di un rapporto “essenziale”. Lo ha detto Bergoglio ai nunzi riuniti tutti in Vaticano, un vero e proprio summit durante l’Anno della fede, annunciato già ad ottobre da Benedetto XVI. I nunzi, ha osservato il Papa, non sono “intermediari”, ma “mediatori”. Accanto al testo preparato in precedenza il Papa ha fatto una introduzione a braccio nella quale ha riflettuto sul fatto che «i teologi, e io non sono un teologo», ha precisato, «spiegano che i nunzi e i rappresentanti delle conferenze episcopali costituiscono una Chiesa locale”. Poi ha aggiunto che «il lavoro più importante del nunzio è quello della mediazione e per mediare è necessario conoscere, non solo le carte, anche se è importante conoscere le carte, ma le persone».

Quindi la frase sul rapporto “essenziale” con il “vescovo di Roma”. Bergoglio ha rilevato che la relazione con la «Segreteria di Stato ci aiuta, ma il rapporto personale è importante e dobbiamo farlo da ambedue le parti».
L’ultima volta che tutti i nunzi apostolici si sono riuniti in Vaticano risale al 2000 per decisione di Karol Wojtyla durante l’anno santo. Con il Pontificato di Benedetto XVI gli incontri personali tra i nunzi apostolici e il Papa si erano fatti più radi. L’anno scorso, quando ad ottobre venne annunciato il summit, il cardinale Tarcisio Bertone, in un intervento al Sinodo dei vescovi sulla Nuova Evangelizzazione, aveva sottolineato che sarebbe servito per approfondire il ruolo e la funzione dei rappresentanti diplomatici pontifici.

 
 
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