Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
lunedì 14 ottobre 2024
 
 

I peccati da confessare

30/08/2012 

Se la liturgia penitenziale all’inizio della Messa rimette i peccati non gravi, quali sono quelli da confessare attraverso il sacramento della riconciliazione?

Lettera firmata

Il peccato mortale, così denominato perché rompe l’alleanza (amicizia) con Dio, presuppone una triplice convergenza: azione grave, piena avvertenza (consapevolezza) e deliberato consenso (libertà-responsabilità). A riguardo della gravità, già l’esperienza conduce a distinguere tra una scortesia e una calunnia; tra un mancato aiuto e un tradimento, tra un atto singolo cattivo e un atteggiamento cattivo. La via del ritorno a Dio è il pentimento (contrizione, dolore), motivato da amore. Tale pentimento interiore – come è detto nel Catechismo della Chiesa cattolica, n. 1452 – «rimette le colpe veniali, ottiene anche il perdono dei peccati mortali, qualora comporti la ferma risoluzione di ricorrere, appena possibile, alla confessione sacramentale ». La liturgia penitenziale, pertanto, se esprime sincero pentimento e non si riduce a un rito formale, ottiene il perdono dei peccati veniali ma anche dei peccati gravi con l’obbligo della confessione sacramentale appena possibile. E prima di andare alla Comunione eucaristica, a meno che risulti impossibile, al momento, la confessione.

I vostri commenti
4

Stai visualizzando  dei 4 commenti

    Vedi altri 20 commenti
    Policy sulla pubblicazione dei commenti
    I commenti del sito di Famiglia Cristiana sono premoderati. E non saranno pubblicati qualora:

    • - contengano contenuti ingiuriosi, calunniosi, pornografici verso le persone di cui si parla
    • - siano discriminatori o incitino alla violenza in termini razziali, di genere, di religione, di disabilità
    • - contengano offese all’autore di un articolo o alla testata in generale
    • - la firma sia palesemente una appropriazione di identità altrui (personaggi famosi o di Chiesa)
    • - quando sia offensivo o irrispettoso di un altro lettore o di un suo commento

    Ogni commento lascia la responsabilità individuale in capo a chi lo ha esteso. L’editore si riserva il diritto di cancellare i messaggi che, anche in seguito a una prima pubblicazione, appaiano  - a suo insindacabile giudizio - inaccettabili per la linea editoriale del sito o lesivi della dignità delle persone.
     
     
    Pubblicità
    Edicola San Paolo