Secondo un sondaggio di Immobiliare.it, quando un figlio lascia casa, oltre il 33 per cento delle famiglie non riutilizza lo spazio.della sua cameretta.
Stando al campione di oltre 10mila risposte raccolte, il 20 per cento delle stanze dei ragazzi, una volta abbandonato il nido, viene lasciato “congelato” con i loro ricordi – compresi poster e foto – mentre nel 13 per cento dei casi i genitori continuano addirittura ad abbellire la cameretta secondo i gusti del figlio, in modo che a ogni ritorno lui la possa trovare sempre più accogliente e a sua disposizione.
Ma cosa accade, invece, nelle famiglie in cui si decide di riutilizzare gli spazi lasciati dai ragazzi? La soluzione più ricorrente è quella di adibirli a stanze per gli ospiti, come ha raccontato il 26 per cento dei casi.
Il 15 per cento degli intervistati, invece, ha lasciato la cameretta dei figli libera per i nuovi bimbi di famiglia, i nipotini, ospitando anche i loro giocattoli. Il 12 per cento, infine, l’ha trasformata in uno studio, in cui tenere ordinati computer e stampanti e poter lavorare in tranquillità. Sono pochissimi i genitori che si abituano all’assenza del figlio al punto da trasformarne la cameretta in una stanza per gli hobby o solo il 5 per cento dei genitori l’ha arredata con attrezzi per lo sport (cyclette, attrezzi), per la pittura e per altre attività che richiedono spazio.
E dato che lo spazio in casa non basta mai, c’è anche chi ha deciso di far diventare la camera dei figli un ripostiglio (5 per cento) o una lavanderia e stireria (3 per cento).
Se queste sono le decisioni dei genitori, la percezione dei figli è piuttosto razionale rispetto al destino della loro ex-cameretta: l’82 per cento ha risposto di non aver problemi al pensiero che il suo spazio sia riutilizzato, anzi sarebbe uno spreco non farlo. Il 10 per cento si è detto dispiaciuto di non avere più una stanza a disposizione in casa, e il restante 8 per centol dice di essersi addirittura sentito messo da parte, una volta che la sua cameretta è stata adibita ad altro.
A dispetto dello stereotipo del bamboccione cocco di mamma quarantenne italiano che dorme ancora da mamma e papà, il 42 per cento degli italiani dichiara di aver dormito nella sua stanzetta fino ai 25 anni. Analizzando le risposte in base all’area geografica di provenienza, si nota che al Sud e nelle Isole è maggiore il numero di chi dichiara di aver dormito nel suo lettino solo fino ai 18 anni, lasciando il nido familiare da molto giovani per motivi legati allo studio e al lavoro. I più “mammoni” risultano essere i rispondenti dal Centro, dove oltre il 15 per cento ha dichiarato di aver dormito nella cameretta fino a oltre i 30 anni.
Per indagare sull’organizzazione degli spazi all’interno delle case italiane, il sondaggio ha chiesto anche informazioni in merito alla condivisione della cameretta da piccoli. Il 45% ha dichiarato di averla condivisa con fratelli o sorelle, percentuale che supera addirittura il 60% al Sud. Il 34% ha detto di averne avuto una tutta per sé, come i suoi fratelli/sorelle. Appena il 21% ha detto di essere figlio unico e, di conseguenza, di aver sempre dormito da solo: in questo caso la percentuale supera il 23% al Nord e si ferma ad appena l’11% a Sud.