«Amo ripetere questa frase: che la santità è motivata dalla speranza. La speranza è la molla per il cammino della santità. E questa, quando è realizzata, sostiene la speranza» Il cardinale Marcello Semeraro, prefetto del dicastero per le Cause dei Santi, spiega perché ha voluto dare alle stampe, in preparazione del prossimo Giubileo, il suo volume Compagni di speranza. Storie di testimoni capaci di futuro. Dodici storie esemplari, sette di figure già canonizzate, tre di venerabili e due di beati. «Ho scelto figure emblematiche che potessero farci da compagni di viaggio perché hanno vissuto le nostre stesse fatiche e rendono visibile che la speranza cristiana ha il volto di una persona che ti accompagna e ti porta con sé, cioè Cristo Risorto. Queste figure sono i nostri fratelli e sorelle maggiori. Ci indicano il cammino».
Da Benedetto Giuseppe Labre, «cercatore di Dio sulle strade del mondo» a Dulce Lopes Pontes, «porta di speranza per i poveri». E poi José Gregorio Hernández Cisneros, «missionario della speranza»; Margherita di Città di Castello, Nunzio Sulprizio e Giuseppina Bakhita, «poveri, capaci di arricchire molti»; François-Xavier Nguyên Van Thuân, che visse la persecuzione «alla scuola della speranza»; la famiglia Ulma – i cui membri, «non sapendo, hanno accolto angeli»; Madeleine Delbrêl, «la santità della strada»; Franz Jägerstätter, che nell’ultima lettera alla moglie prima del martirio, in quel «saluto prima dell’ultimo viaggio», scrisse: «Cuore di Gesù, Cuore di Maria e il cuore mio siano uniti in un cuore per tutta l’eternità»; e infine Giovanni XXIII e Paolo VI, «i due profeti del Concilio».
Nel volume edito dalla Lev (pp.174, euro 16) le storie vengono raccontate nei tratti salienti, ma con un filo conduttore che è quello dell’attenzione agli ultimi, ai poveri, all’accoglienza dell’altro. «Sono testimoni che ci indicano la strada della preghiera, della carità e della gioia. Perché», spiega il cardinale, «Dio ama chi dona con gioia. Se vediamo scomparire la gioia c’è qualcosa che non va. E noi oggi sembra che stiamo vivendo nell’epoca delle passioni tristi, come scriveva Miguel Benasayag. Per questo i testimoni che propongo sono importanti. Ci insegnano che, in qualunque situazione – pensiamo al cardinale Van Thuan condannato ai lavori forzati e all’isolamento in Vietnam – la fede ci aiuta a saper gioire, a non farci soffocare dalla sofferenza». L’intervista completa al cardinale Semeraro uscirà sul numero 44 di Famiglia cristiana.