Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
domenica 03 novembre 2024
 
 

I sì delle Acli e la preghiera in San Pietro

10/06/2011  Sui referendum le ragioni dei lavoratori cristiani. In piazza San Pietro pregano per l'acqua 150 missionari e suore. Padre Alex Zanotelli: "E' bene non negoziabile come la vita".

Quattro sì per il referendum di domenica e lunedì prossimi. Lo chiedono le Acli in un documento della Presidenza nazionale, mentre oltre 150 missionari e suore in piazza san Pietro hanno pregato per l’acqua bene comune e hanno dispiegato uno striscione con lo slogan “Signore aiutaci a salvare l’acqua”. Per le Acli  il referendum è “un passaggio fondamentale verso la democrazia partecipativa”, anche se resta uno “strumento incompleto e insufficiente da solo a governare le grandi questioni”. Le Acli si sono mobilitate soprattutto sui quesiti sull’acqua, perché su questo tema, scrive la presidenza nazionale, “si gioca una partita vitale per il futuro”. “L’acqua è un bene comune e non un bene economico e non si possono creare profitti su un bene comune”. Sul nucleare votare sì è una “scelta di buon senso dettata dal principio di precauzione”. Sul legittimo impedimento le Acli chiedono una “legislazione costituzionale”, essendo l’argomento molto “delicato”.

 I missionari in piazza san Pietro a pregare per l’acqua erano guidati dal comboniano padre Alex Zanotelli, per il quale “l’acqua è un bene non negoziabile, come la vita”: “Se i privati mettono le mani sull’ acqua saranno solo bollette salate per le classi deboli, anche in Italia, e problemi per il sud del mondo. Lo Stato, anziché investire sul Ponte di Messina investa sugli acquedotti”. Sul nucleare padre Zanotelli ha spiegato che “ricorrere all’energia nucleare significa forzare la natura, che invece va rispettata. Bisogna investire sulle rinnovabili: in Svezia, il 60 per cento del fabbisogno energetico è coperto con le rinnovabili. Eppure non hanno il sole che c’è da noi. Costruire 4 reattori ci costerà 30 miliardi. Senza dire che nel ciclo del nucleare rientra anche l’acqua: quanta ne servirà per raffreddare i reattori?”.

I missionari hanno recitato il Regina Coeli e il Cantico delle Creature di San Francesco d’Assisi, sotto lo sguardo attento di numerosi agenti di polizia, in divisa e in borghese, e di uomini della Gendarmeria vaticana, che hanno prima fatto allontanare i giornalisti dal territorio vaticano di piazza San Pietro, e poi hanno identificato qualcuno dei manifestanti laici che avevano srotolato - in territorio italiano, dopo aver provato a farlo senza successo in quello vaticano - uno striscione con lo slogan “Signore aiutaci a salvare l’acqua”.  

Nell’allegato PDF il testo integrale del documento delle Acli.

I vostri commenti
2

Stai visualizzando  dei 2 commenti

    Vedi altri 20 commenti
    Policy sulla pubblicazione dei commenti
    I commenti del sito di Famiglia Cristiana sono premoderati. E non saranno pubblicati qualora:

    • - contengano contenuti ingiuriosi, calunniosi, pornografici verso le persone di cui si parla
    • - siano discriminatori o incitino alla violenza in termini razziali, di genere, di religione, di disabilità
    • - contengano offese all’autore di un articolo o alla testata in generale
    • - la firma sia palesemente una appropriazione di identità altrui (personaggi famosi o di Chiesa)
    • - quando sia offensivo o irrispettoso di un altro lettore o di un suo commento

    Ogni commento lascia la responsabilità individuale in capo a chi lo ha esteso. L’editore si riserva il diritto di cancellare i messaggi che, anche in seguito a una prima pubblicazione, appaiano  - a suo insindacabile giudizio - inaccettabili per la linea editoriale del sito o lesivi della dignità delle persone.
     
     
    Pubblicità
    Edicola San Paolo