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lunedì 20 gennaio 2025
 
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I suggerimenti di Carla Fracci alle giovani ballerine

29/05/2021  Fu una grande maestra per generazioni di artiste.

È diffcile incontrare una stella della danza che minimizzi sull 'impegno che ha dedicato alla sua carriera. Carla Fracci lo fa e senza alcuna posa divistica. Ma con spontaneità, è evidente che è sincera, glielo si legge negli occhi che s'illuminano di mille emozioni. «In realtà», ebbe a dire, «devo ammettere che nella mia vita non ho dovuto rinunciare a nulla. Spesso si esagera nel raccontare la danza come un mondo di sacrifici e privazioni. Certo, occorrono: la disciplina, la costanza e lo studio. Poi l'umiltà. Non bisogna essere ossessionati dall'idea di diventare prima ballerina, ma concentrarsi sui movimenti. E guai, dopo, a sentirsi arrivati o a mettersi sul piedistallo, pensando: "Io sono l'étoile". Per raggiungere i livelli più elevati, però, occorre un dono di natura. Si può danzare in modo perfetto da un punto di vista tecnico, ma senza trasmettere alcunché al pubblico. Cosa che, purtroppo, succede. Invece, se si ha dentro il fuoco dell'arte, che viene proprio dall'istinto, dalla natura, il corpo vibra anche di sentimenti, immediatamente percebili. Col tempo e l'esperienza si acquisice un particolare equilibrio nel calibrare i sentimenti, rendendoli più lievi o intensi a seconda della drammaticità o, invece, dell'ironia della situazione rappresentata. Ma tutto ciò non viene solo dalla testa, il cerebralismo potrebbe rendere i movimenti stucchevoli, ci vuole l'emozione autentica dell'artista. L'amore per la danza fa sì che non pesi alcuno sforzo. Io ho profuso sì molta energia, ma ho condotto una vita normalissima, che mi ha permesso di essere moglie e madre felice».

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Dalla Scala al Teatro dell'Opera di Roma, l'omaggio a Carla Fracci
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