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I Vescovi lombardi contro il decreto Salvini: «L’emergenza migranti non è solo una questione di ordine pubblico»

11/01/2019  Si è conclusa così la due giorni di incontro della Conferenza Espiscopale Lombarda che si sono tenuti a Caravaggio mercoledì 9 e giovedì 10 gennaio. Invitando le Caritas a lavorare in sintonia con la Cei e il Papa e con un invito ai fedeli a essere testimoni di speranza.

«Grazie per l’esperienza bella e gioiosa di questa fraternità. Mi spiace dovervi lasciare». Così il Presidente della CEI, cardinale Gualtiero Bassetti, si è congedato dai Vescovi lombardi al termine dei due giorni di lavoro che si sono tenuti a Caravaggio il 9 e 10 gennaio.

Fraternità, laboriosità, schiettezza, confronto sincero con la Parola di Dio, sono state le caratteristiche che hanno condotto i presuli ad affrontare i nodi di questa stagione ecclesiale, sociale e politica così stimolante, seppure carica di problemi.

Fra questi si è posta attenzione, grazie alla presenza di Luciano Gualzetti delegato Regionale Caritas, al fenomeno migratorio, con l’insieme dei problemi che comporta. Non ultimo il recente Decreto Sicurezza, convertito in Legge il 1 dicembre 2018, che tende a ridurre questa emergenza ad una semplice questione di ordine pubblico.

Per questo i Vescovi lombardi, mentre invitano tutti i fedeli a riflettere e a superare reazioni emotive, incoraggiano le Caritas diocesane a continuare in sintonia con la CEI e il magistero di Papa Francesco. Nello stesso tempo invitano a voler sostenere con generosità quegli interventi di integrazione già in atto, tesi alla promozione della giustizia e della dignità di ogni persona.

A fronte di una situazione sociale incerta e frammentata, dove è più facile coltivare solitudine e angoscia, i Vescovi invitano i fedeli delle loro Chiese ad essere testimoni di speranza, capaci di segnare questo nostro tempo con significative scelte di profezia evangelica.

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