Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
giovedì 17 aprile 2025
 
 

«I sacrifici servano per la ripresa»

02/02/2013  Al termine del Consiglio permanente della Conferenza episcopale italiana, monsignor Mariano Crociata riassume le valutazioni dei vescovi sulla situazione politica, economica e sociale.

«Scongiurato il baratro, i sacrifici affrontati dagli italiani devono aprire a un decisivo quanto improcrastinabile rilancio». È la riflessione del Consiglio permanente della Cei, riunitosi a Roma dal 28 al 30 gennaio. «Il Consiglio», ha spiegato il segretario della Cei monsignor Mariano Crociata, «si è soffermato sugli  accorata sugli effetti della crisi economica in termini di disoccupazione, di precariato e di indigenza e hanno sottolineato  la disponibilità della comunità cristiana a una risposta di carità connotata da reperibilità, amicizia e condivisione» chiedendo ancora una volta la difesa di «quel capitale impagabile che è la famiglia». In vista delle prossime elezioni, dice il segretario della Cei, «gli italiani non devono farsi imbrogliare da imbonitori di ogni tipo».

Da una precisa visione antropologica, dicono i vescovi, discende il «richiamo a un volto preciso di Stato, che non sia groviglio di interessi, ma rete di relazioni; ecco l’esortazione a un profilo più missionario delle parrocchie, nella convinzione che una fede pensata e vissuta genera cultura, condizione di futuro per la Chiesa come per l’intero Paese». Il consiglio ha affrontato diverse questioni compresa la nuova normativa sull’Imu e l’impegno per la catechesi e la formazione die nuovi presbiteri. Su questo punto, in particolare, la presidenza della Cei ha deciso di convocare un’assemblea straordinaria, nel novembre 2014, dedicata «alla verifica e alla riflessione circa la preparazione dei candidati al presbiterato e la formazione permanente del clero».


I vescovi hanno anche approvato una Nota sugli oratori. Il documento, intitolato Il laboratorio dei talenti si articola in tre ambiti: «memoria e attualità, fondamenti e dinamiche, impegno e responsabilità ecclesiale». Il testo, frutto del lavoro congiunto di due Commissioni Episcopali – quella per la cultura e le comunicazioni sociali e quella per la famiglia e la vita – «si inserisce nel quadro degli Orientamenti pastorali per il decennio e «costituisce un segno di riconoscimento per il servizio educativo che viene assicurato da tanti oratori e un incoraggiamento per un loro ulteriore sviluppo nelle diocesi italiane».

Il Consiglio ha proceduto anche a molte nomine: il cardinale Ruini lascia la guida del Progetto culturale al cardinale Angelo Bagnasco. Tra le altre nomine anche quella di Francesco Belletti a membro del comitato organizzatore delle Settimane sociali. L'appuntamento, che si terrà in autunno a Torino, sarà dedicato alla famiglia.



Tag:
Segui il Giubileo 2025 con Famiglia Cristiana
I vostri commenti
4

Stai visualizzando  dei 4 commenti

    Vedi altri 20 commenti
    Policy sulla pubblicazione dei commenti
    I commenti del sito di Famiglia Cristiana sono premoderati. E non saranno pubblicati qualora:

    • - contengano contenuti ingiuriosi, calunniosi, pornografici verso le persone di cui si parla
    • - siano discriminatori o incitino alla violenza in termini razziali, di genere, di religione, di disabilità
    • - contengano offese all’autore di un articolo o alla testata in generale
    • - la firma sia palesemente una appropriazione di identità altrui (personaggi famosi o di Chiesa)
    • - quando sia offensivo o irrispettoso di un altro lettore o di un suo commento

    Ogni commento lascia la responsabilità individuale in capo a chi lo ha esteso. L’editore si riserva il diritto di cancellare i messaggi che, anche in seguito a una prima pubblicazione, appaiano  - a suo insindacabile giudizio - inaccettabili per la linea editoriale del sito o lesivi della dignità delle persone.
     
     
    Pubblicità
    Edicola San Paolo