Oggi, sempre di più, anche nei vigneti la parola d’ordine è “sostenibilità”. Una sostenibilità agronomica e produttiva, di basso impatto ambientale. È un sfida che impegna produttori rispettosi della biodiversità e del territorio, che non utilizzano prodotti nocivi, appassionati custodi dell’identità dei loro vigneti. Produttori che diventano operatori culturali, se intendiamo il vino anche come espressione culturale di un territorio e di una comunità. All’impegno e alla fatica dei “vignaioli artigiani” è dedicata la Guida Vini 2024 pubblicata da Maretti Editore, una casa editrice di Imola specializzata nella pubblicazione di raffinati libri di arte e cucina, saggistica e cataloghi. Fra i titoli in catalogo spicca il recente Hassler, dedicato ai 130 anni del celebre hotel romano in cima alla scalinata di Trinità dei Monti.
La “Guida Vini di vignaioli artigiani 2024” (247 pagine, 34 Euro), progetto editoriale di Gurus, prende in esame oltre 2 mila vini di 365 aziende, dalla Valle d’Aosta alla Sardegna.
“Per la nostra indagine abbiamo selezionato vini che si esprimono ‘in dialetto’ e che oggi rispetto al passato hanno raggiunto un livello qualitativo tanto apprezzato dall’esperto quanto del neofita”, scrive Sabatino Sorrentino, direttore della pubblicazione. “Non troverete elenchi di vini premiati, non troverete classifiche, non ci sono punteggi e non consideriamo le graduatorie, i nostri simboli sono da considerasi come note, come segni, anche emozioni”, spiega il curatore Pierluigi Gorgoni. I simboli utilizzati nella Guida sono Lune Piene, le Lune Crescenti, il Colpo di Fulmine e l’Esclamativo. Sfogliare la Guida è un piacere. Oltre alle schede sulle singole aziende ci sono approfondimenti sul Terroir (parola francese che nel linguaggio enogastronomico, indica il rapporto che lega un prodotto alle caratteristiche del microclima e del suolo in cui è coltivato) e introduzioni dedicate alle produzioni vinicole delle varie Regioni italiane. Di grande interesse anche la sezione dedicata ai vini speciali, aromatizzati e ai vermouth. Molto utile il glossario (da “acidità” a “zolfo”) e di piacevole e divertente lettura anche il “Vademecum essenziale per il frequentatore di fiere dei vini di vignaioli”, eventi nei quali si può arrivare ad assaggiare tra i 40 e i 50 vini nell’arco della giornata. In questi casi il consiglio, dopo un primo assaggio, è quello di sputare con discrezione il resto del vino negli appositi contenitori.