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sabato 07 settembre 2024
 
regno unito
 

Ignatius Spencer, l'antenato di Diana verso l'onore degli altari

24/02/2021  La sua conversione fu uno shock per la ricca famiglia anglicana, ma il suo amore per Gesù fu più forte di tutto. Il 20 febbraio papa Francesco ne ha riconosciuto le virtù eroiche. Lui ed Elizabeth Prout, la "Madre Teresa di Manchester",  potrebbero diventare i primi due santi inglesi non martiri da 800 anni

La sua scelta di diventare cattolico inorridì i parenti, ricchi e benestanti, proprio come era capitato a san John Henry Newman. Eppure l’amore per Gesù di Ignatius Spencer, del quale Papa Francesco ha riconosciuto le virtù eroiche qualche giorno fa, fu più forte di tutto come era capitato al suo contemporaneo più famoso. Come Newman anche l’antenato di Diana era un pastore anglicano che si convinse che la verità del cristianesimo si trovava nella Chiesa di Roma studiando i padri della chiesa. Un processo puramente intellettuale anche se guidato dalla fede.

La vita: da George Spencer a Ignazio di san Paolo

Il neovenerabile, prozio dei principi William e Harry, nacque il 21 dicembre 1799 ad “Admiralty House” a Londra perché il padre era il Primo Lord dell’Ammiragliato, al quale toccava la responsabilità del controllo di tutte le operazioni navali della marina britannica nel momento di massimo splendore dell’impero britannico.
Ignatius frequentò le scuole migliori dell’epoca, Eton college e poi l’università di Cambridge, fino a che la chiamata religiosa lo porto’ all’ordinazione, come pastore, nella Chiesa d’ Inghilterra nella parrocchia della tenuta di famiglia di Althorp, proprio dove è sepolta oggi la principessa Diana.

Il suo amore per i poveri era fortissimo, già dai primi anni del suo ministero come sacerdote anglicano. Spencer visitava i parrocchiani, malati o in fine di vita, e distribuiva cibo, vestiti e soldi a chi ne aveva bisogno.
Da prete cattolico avrebbe poi camminato anche oltre trenta chilometri al giorno per distribuire cibo tra i poveri emigranti irlandesi della zona occidentale d’ Inghilterra che vivevano in grotte ricavate da cumuli di macerie, tra l’immondizia, come rifiuti della società. Per loro si sarebbe privato di tutto e, quando non avrebbe più avuto nulla da dare, avrebbe parlato loro dell’amore di Dio facendoli commuovere fino alle lacrime. Avviò anche una campagna per la conversione d’Inghilterra, viaggiando in Giamaica, Iran e nella Guyana, alla quale si uni’ anche il beato John Henry Newman.

Ignatius ed Elizabeth Prout, la "Madre Teresa di Manchester", due inglesi verso la santità

  

Oggi il neo venerabile riposa accanto a Domenico Barberi, il grande predicatore passionista che accolse Newman nella Chiesa cattolica e ad Elizabeth Prout, soprannominata la “Madre Teresa di Manchester”, per il suo straordinario lavoro con cui ha recuperato centinaia di ragazze povere vittime della Rivoluzione Industriale, anche lei fatta venerabile da Papa Francesco lo scorso mese. Come Spencer anche la Prout proveniva da una famiglia anglicana ed era stata rifiutata dalla madre quando aveva scelto di diventare cattolica. Se due miracoli, due guarigioni, una dal cancro e una da una grave emorragia, verranno riconosciuti dalla “Congregazione delle Cause dei Santi” Elizabeth Prout salirà agli altari.

Anche per Ignatius Spencer la dichiarazione di santità potrebbe essere vicina. I due diventerebbero, così, i primi santi inglesi, non martiri, in ottocento anni di storia. 

L'arcivescovo di Liverpool Malcolm McMahon: Ignatius Spencer e Elizabeth Prout rilevanti oggi come ieri

“È una grande grazia per la nostra arcidiocesi avere sia Ignatius Spencer che Elizabeth Prout dichiarati venerabili in poche settimane”, ha dichiarato l’arcivescovo di Liverpool Malcolm McMahon, “Questi due cattolici vittoriani sono tanto rilevanti per la missione della nostra Chiesa oggi quanto lo erano durante la loro vita. Ci mostrano come andare oltre noi stessi e rispondere alle sofferenze provocate dalla povertà
A fare il tifo per i due potenziali santi oltre ai cattolici inglesi ci sono anche gli abitanti di Manchester e di Shrewsbury consapevoli delle importanti opere di carità da loro compiute.
La notizia della loro dichiarazione a venerabili è stata, infatti, ripresa dalla Bbc e anche dalla stampa.

 
 
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