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sabato 14 dicembre 2024
 
 

Il 2 giugno fa sperare il turismo

31/05/2011  Per il ponte della Festa della Repubblica si stima che partiranno 8,5 milioni di italiani, il 3 per cento in più dell’anno scorso

Segni di ripresa in arrivo con il ponte del 2 giugno per il turismo italiano. A rivelarlo è un’indagine realizzata da Federalberghi con il supporto tecnico dell’Istituto Acs Marketing Solutions. L’analisi è stata svolta con interviste telefoniche dal 23 al 27 maggio su un campione di circa 3 mila persone, rappresentativo dell’intera popolazione maggiorenne.  
I dati. Secondo i dati diffusi da Federalberghi, saranno circa 8,5 milioni (contro gli 8,2 milioni del 2010) gli italiani che approfitteranno del ponte del 2 giugno per concedersi un primo assaggio di vacanze estive, dormendo almeno 1 notte fuori casa. In termini percentuali, l’aumento è del 3 per cento, e tra chi partirà il 90 per cento resterà in Italia.  

Le mete. La maggior parte dei vacanzieri sceglierà il mare (il 59,8 per cento), il 14,8 per cento andrà in località di montagna ed il 12,7 per cento preferirà le città d’arte. Un 2,5 per cento, infine, ne approfitterà per una pausa in una località termale e del benessere e un 2,4 per cento preferirà il lago.  

Per quanto riguarda l’alloggio, il 30,8 per cento andrà in albergo, il 20,3 per cento la casa di proprietà, mentre andrà in casa da parenti o amici il 18,5 per cento, in un bed and breakfast il 5,3 per cento, in agriturismo il 4,4 per cento, in residence il 4,4 per cento e in villaggi turistici il 4 per cento.  

I costi. La spesa media pro-capite, comprensiva di viaggio, alloggio, ristorazione e divertimenti, sarà di circa 264 euro (245 nel 2010). In tutto, il giro d’affari per il turismo sarà di circa 2,2 miliardi di euro.  

A questo punto, secondo il presidente della Federalberghi, Bernabò Bocca, «risulterebbe insensato che i singoli Comuni, così come previsto dalla legge che ha introdotto la possibilità di istituire una imposta di soggiorno, la applichino come in alcuni casi viene detto già dal 1° luglio, creando in piena estate un incongruo aumento della tariffa finale».

 
 
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