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lunedì 10 febbraio 2025
 
Recensioni
 

Il maestro di pianoforte che diventò padre per salvare il piccolo Ciro

02/03/2020  Il regista-scrittore Roberto Andò torna al romanzo con "Il bambino nascosto", una storia delicata e potente che racconta come il riscatto sia possibile anche in un ambiente dominato dalla camorra

Roberto Andò, regista (è sua la regia di Il turco in Italia alla Scala) e scrittore, ha pubblicato da poco il suo nuovo romanzo, Il bambino nascosto (La nave di Teseo). 

LA TRAMA

Gabriele Santoro è un maestro di pianoforte che, allontanandosi dalla sua famiglia borghese, ha scelto di vivere a Napoli, nel tormentato quartiere Forcella. Vive una vita appartata, tutta casa e conservatorio, irradiata da quei versi di poesia che ama rievocare mentre si rade.

Un giorno, dopo aver lasciata aperta la porta per il postino, si ritrova in casa Ciro, un bambino di 10 anni che, da subito, gli appare terrorizzato. Ciro vive con la sua famiglia nello stesso condominio ed è figlio di un camorrista affiliato al potente boss locale.

Alle sue domande, per capire le ragioni di questa fuga, il ragazzo oppone un ostinato silenzio, ma il maestro decide ugualmente di nasconderlo. Raccogliendo indizi qua e là, Gabriele scopre che il suo piccolo ospite rischia addirittura la vita, a causa di uno scippo finito male di cui si era reso protagonista con un amico. Strane figure, tra cui un vecchio allievo, ora al servizio della criminalità, sorvegliano e si intrufolano nella sua abitazione.

Tra il maestro e il ragazzo inizia un rapporto fatto inizialmente di silenzi e difdenza, che via via si trasforma in qualcosa di molto simile a quello tra un padre e un glio. Dandogli lezioni di piano, l’adulto scopre in Ciro un talento per la musica che, se coltivato, potrebbe dare frutti significativi. Metafora della condizione di questo povero ragazzo: condannato dall’educazione e dall’ambiente che il destino gli ha assegnato a un’esistenza nei ranghi della malavita e tuttavia pronto a spiccare il volo in altre direzioni se solo qualcuno gli mostra che altre strade sono possibili.

Gabriele assumerà con sempre maggiore coscienza questo difcile compito che si è dato e cercherà di restituire la “libertà” a Ciro.

IL COMMENTO

Il bambino nascosto di Roberto Andò parte come un giallo, si trasforma in un romanzo di formazione e, nella parte nale, assume il ritmo di un racconto d’avventura.

Ad affrontare una profonda evoluzione però non è soltanto Ciro che, sotto le cure del maestro, intuisce un modo di pensare diverso, ispirato a valori opposti a quelli che lo avevano guidato no a quel momento, ma anche lo stesso Gabriele che in questa sua battaglia troverà il riscatto da una vita “sbagliata”, in nome della forza dell’amore che travalica e dà senso anche alle leggi.

Ricchissime le citazioni letterarie sparse tra le righe dall’autore.

IL GIUDIZIO

Trama: 7

Scrittura: 7,5

Ciopertina: 6

ROBERTO ANDO'

IL BAMBINO NASCOSTO

(LA NAVE DI TESEO)

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Il bambino nascosto

Gabriele Santoro, professore di pianoforte al conservatorio San Pietro a Majella di Napoli, ha l'abitudine di radersi declamando una poesia. Una mattina, il postino suona al citofono per consegnare un pacco, lui apre la porta e, prima di accoglierlo, corre a lavarsi la faccia. In quel breve lasso di tempo, un bambino di dieci anni si intrufola nel suo appartamento...

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