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mercoledì 13 novembre 2024
 
Colloqui col Padre
 

«Il bullismo non è mai figlio dei figli, è figlio di mamma e papà»

27/06/2019 

La stampa, sia quotidiana che settimanale, è sempre prodiga di cattive notizie, forse perché ad attrarre e a fare scoop è più il male che il bene, in ossequio a quanto Franz Kafka scrisse nei suoi diari: «Il bene, in un certo senso, è desolante». Ogni tanto però, come “un po’ di sole nell’acqua gelida”, si riesce a carpire un buon evento, collocato magari, quasi con vergogna, a piè di pagina, in un trafiletto nascosto. Poco tempo fa gli alunni di una scuola elementare di Garlate hanno tra loro raccolto una colletta per riparare un tubo che avevano danneggiato giocando, consegnando poi al sindaco un salvadanaio con i loro risparmi. Questo episodio da libro Cuore ci dice molte cose. Che l’esempio di vita più luminoso spesso può venirci dall’innocenza e dalla candida spontaneità dei bimbi e che, venendo al mondo, si nasce tutti senza malizia. Tocca ai genitori, troppe volte ignari del difficile mestiere della genitorialità, conservare e allevare al meglio tali doti innate. Chi diceva «datemi genitori migliori e vi darò figli migliori»? Il bullismo dilagante non è mai figlio dei figli, ma sempre figlio di mamma e papà.

EDGARDO GRILLO

Grazie per questa riflessione. In effetti le buone notizie come quella dei ragazzi di Garlate sono più di quanto immaginiamo. Certo, siamo tutti colpiti da quelle cattive, dai drammi, dai fatti di sangue, dagli incidenti. I mezzi di informazione non possono non parlarne, ma dovrebbero farlo secondo quella che papa Francesco ha definito «la logica della buona notizia». Non si tratta di ignorare il dramma della sofferenza o di scadere in un ingenuo ottimismo. Ma di cercare uno stile comunicativo «che non sia mai disposto a concedere al male un ruolo da protagonista, ma cerchi di mettere in luce le possibili soluzioni, ispirando un approccio propositivo e responsabile nelle persone a cui si comunica la notizia».

Riguardo poi ai bambini e ai loro genitori, è vero che il buon esempio viene spesso dai più piccoli, dalla loro innocente spontaneità. Nella natura umana, tuttavia, ferita dal peccato originale, c’è anche una propensione all’egoismo. I genitori dovrebbero aiutare i figli ad assecondare le tendenze positive e a dominare gli impulsi negativi. Il compito educativo dei genitori, come affermava lo scrittore Aldous Huxley, è importante e potrà portare a figli migliori, a un mondo migliore. È importante non lasciarli soli nel loro compito, che prima delle parole si svolge con l’esempio.

 
 
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