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giovedì 30 marzo 2023
 
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Il Commissario Ricciardi, le cose da sapere. Tutti i segreti della seconda serie

07/03/2023  Dal 6 marzo torna in Tv il Commissario Ricciardi ecco che cosa sappiamo di lui e che cosa è cambiato rispetto alla prima serie

Torna il 6 marzo in prima serata su Rai Uno il Commissario Ricciardi, nella seconda serie in 4 episodi.

 

CHI È IL COMMISSARIO RICCIARDI

Uscito dalla penna di Maurizio De Giovanni, nel 2007, primo personaggio di un autore rivelatosi prolifico e di successo, Luigi Alfredo Ricciardi è un commissario di polizia poco più che trentenne in servizio a capo della Mobile nella Regia Questura di una Napoli anni Trenta. Benché gli siano stati dati quarti di nobiltà, è barone di Malomonte, non ama fregiarsi del titolo ed è un ombroso alieno da ogni attitudine alla mondanità. Asciutto e integerrimo nel lavoro, schivo al limite della scontrosità nel privato, il commissario sia nei romanzi che nella serie Tv, dove ha il volto di un Lino Guanciale sbarbato e acconciato con la brillantina, si concede come massimo un peccato di gola, sfogliatella e caffè, al Gambrinus di Napoli, storico e reale caffè partenopeo nelle adiacenze di piazza del Plebiscito, che da quando è stato teatro di alcune scene della fiction riserva un tavolo al Commissario, nella sala San Michele, dove rimane appesa all’attaccapanni anche una copia del trench che è marchio di fabbrica del personaggio, o almeno rimaneva finché non è stato trafugato nell’ottobre del 2021.

 

DAI ROMANZI ALLA TV

  

La serie ha avuto una prima edizione in 6 episodi diretta da Alessandro D’Alatri, tratta primi 6 romanzi che ha ricalcato fedelmente anche nei titoli. È andata in onda nell'inverno 2021 ed è stata premiata come miglior fiction con il Nastro d'argento e con il premio Agnes.

La vicenda si snoda sempre su due piani: il caso “giallo” da risolvere che si esaurisce nell’episodio e la storia principale, ossia le vicende del Commissario e degli altri protagonisti e comprimari, che prosegue lungo l’intera serie seguendo la successione cronologica. Fedeli collaboratori del commissario nel lavoro sono: il corpulento brigadiere Maione (Antonio Milo) bonario e generoso padre di una numerosa famiglia con tante bocche da sfamare, ma pronta ad accogliere chi sta peggio, sposato con Lucia, una bravissima Fabrizia Sacchi e il Dottor Modo (Enrico Ianniello), medico legale che all’occorrenza soccorre anche i vivi e non fa nulla per nascondere, al limite della temerarietà, il proprio fiero antifascismo. Fanno entrambi da contraltare a Garzo (Mario Pirrello), untuoso e ossequioso Vicequestore, che spesso prova, senza grande successo, a frenare le iniziative di Ricciardi in tutti i casi in cui le indagini rischiano di pestare calli troppo vicini al regime.

 

TUTTE LE DONNE DEL COMMISSARIO

Attorno al Commissario, che è avvenente e dotato dall’autore di un paio di occhi verdi che non passano inosservati, ruotano diverse figure femminili, che non fanno mistero di gradirne la compagnia, benché Ricciardi faccia di tutto per tenersi a distanza di sicurezza da ogni tentazione. Livia Lucani (Serena Iansiti), femme fatale, cantante lirica, contraddittoria diva alla Greta Garbo, non nasconde la propria predilezione per il tenebroso commissario. Il suo esatto opposto è la timida e riflessiva Enrica (Maria Vera Ratti), maestrina che accetta e in qualche modo incoraggia, con la complicità di tata Rosa, la fin troppo discreta corte del dirimpettaio Commissario, che la osserva per mesi da una finestra illuminata e non si decide. Nella seconda serie apparirà Bianca (Fiorenza D'Antonio), Bianca Borgati di Roccaspina, moglie del Conte Palmieri finito nei guai con la giustizia, una figura che avanzando la serie e ancora di più i romanzi già giunti al 13° episodio acquisirà sempre maggior peso.

 

IL "FATTO"

  

A frenare il Commissario Ricciardi nelle relazioni è un “dono” maledetto ereditato dalla madre, perduta quand’era bambino: la capacità di “vedere” e ascoltare all’infinito sul luogo di una morte violenta le ultime parole della vittima. Quasi mai, anzi mai gli servono per risolvere casi giudiziari, ma quasi sempre lo ostacolano nel desiderio di intraprendere relazioni sentimentali, perché sapendo che “il fatto” - così lo chiama – è ereditario, Ricciardi ha il terrore di passarlo a una eventuale discendenza.

 

GLI ALTRI PERSONAGGI

Napoletano d’adozione, cilentano d’origine Ricciardi è accudito nel privato prima da tata Rosa (Nunzia Schiano), che lo chiama il signorino come quando era piccolo e lo nutre, fin troppo per i suoi sobri gusti, con i piatti della tradizione cilentana, è la tenera materna Rosa l’unico vero affetto della sua vita, almeno per la parte iniziale della sua storia. Alla scomparsa di Rosa, avvenuta nel 6° episodio della serie Tv , il ruolo di governante è assunto da Nelide (Veronica D'Elia), la più ruvida ma efficiente e fedelissima nipote di lei. Tra i comprimari spicca per personalità e forza ironica “Bambinella”, il femminiello interpretato da Adriano Falivene, abita in una soffitta inerpicata in cima ai quartieri spagnoli nella quale assieme ai clienti della sua attività sempre nel mirino della buoncostume transitano i pettegolezzi dell’intera città di Napoli, che non è uno sfondo alla storia ma una imperdibile sua protagonista, anche se la serie Tv, per rendere un centro storico meno affollato di insegne recenti, è in parte ambientata in una Taranto invecchiata dalla scenografia.

 

LE NOVITÀ DELLA SECONDA SERIE

  

La seconda serie che conserva tutti i protagonisti e i comprimari della prima ha però cambiato regia affidata a Gian Paolo Tescari, scelta per la quale D’Alatri non ha nascosto momenti di amarezza, quando nel 2021 ha annunciato che non avrebbe replicato con queste parole: «Non me l'hanno proposta, ma anche se me l'avessero proposta non l'avrei fatta, perché le condizioni in cui ho lavorato non sono ripercorribili. Ho chiuso».

I quattro episodi della seconda serie sono tratti dai romanzi Febbre, Anime di vetro, Serenata senza nome e Rondini d’inverno. Sono tutti pubblicati da Einaudi, di cui la serie conserva i titoli. Attualmente la serie letteraria è giunta al 13° romanzo. L’intenzione dell’autore di abbandonare il Commissario Ricciardi dopo il Il pianto dell’alba ha avuto infatti un ripensamento e nel novembre 2022 è uscito Caminito.

A giudicare dalla prima puntata, oltre 4 milioni di telespettattori, la nuova regia ha accentuato l'atmosfera cupa, aumentando l'effetto "grisaille" che riduce ancora rispetto alla prima serie i colori a vantaggio delle sfumature di grigio, che servono a rendere l'idea del tempo incupito da un regime via via più opprimente man mano che passano i mesi e che nella seconda serie è reso con gli arredi d'epoca e gli spigolosi ritratti, imposti, di Mussolini che giungono a ornare i nuovi uffici della Questura.  

Anche la serie, a dispetto degli accenti comici di Maione e Bambinella e di quell'autentica caricatura che è Garzo, vira al drammatico,  nel privato per colpa del lutto recente di Ricciardi che ha perso il suo unico punto di riferimento affettivo, tata Rosa, ma anche nel ruolo pubblico del protagonista: si pensi al primo piano di Ricciardi che fronteggia a viso aperto reggend con lo sguardo la minaccia ravvicinata della spada del suo sospettato e che rende forse la scena più intensa del primo episodio.

IL CAST ARTISTICO E TECNICO

Cast Artistico: Ricciardi -  Lino Guanciale; Maione -  Antonio Milo; Dr. Modo  - Enrico Ianniello; Livia -  Serena Iansiti;  Enrica - Maria Vera Ratti;  Garzo - Mario Pirrello; Lucia Maione - Fabrizia Sacchi; Rosa-  Nunzia Schiano; Bambinella - Adriano Falivene; Falco - Marco Palvetti; Bianca - Fiorenza D’Antonio; Nelide - Veronica D’Elia.  

Cast tecnico: Regia: Gianpaolo Tescari; Soggetti di puntata: Maurizio De Giovanni, Salvatore Basile, Viola Rispoli. Sceneggiature: Maurizio De Giovanni, Salvatore Basile, Doriana Leondeff, Viola Rispoli. Story Editor: Per Clemart Annalisa Elba, Leonardo Rizzi. Direttore della fotografia: Marcello Montarsi. Supervisore scenografia: Francesco Frigeri. Scenografo: Gianni Coletti. Costumi: Alessandra Torella. Montaggio: Alessio Rivellino. Musiche: Nicola Tescari. Edizioni Musicali: Rai Com. Casting: Marita D’Elia. Aiuto regia: Alessandro Scuderi. Fonico: Maurizio di Coste. Organizzatore generale: Riccardo Borni, Arturo Capparelli. Produttori Rai: Ivan Carlei, Giusi Buondonno, Walter Ingrassia, Fania Petrocchi. Prodotto da: Gabriella Buontempo, Massimo Martino.

 
 
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