353.180.689 di visualizzazioni su YouTube, secondo nella classifica italiana solo a Fedez, il Piccolo Coro “Mariele Ventre” dell’Antoniano di Bologna diretto da Sabrina Simoni apre la terza serata del 67° Festival di Sanremo con un medley dei più famosi brani dello Zecchino d’Oro, per celebrare la 60° edizione della rassegna per bambini che si terrà a novembre.
Il nuovo anno del coro bolognese di voci bianche si apre all’insegna di due grandissime emozioni. Il rientro dal secondo tour in Cina, che ha visto 8 spettacoli sold out e 10.000 biglietti venduti tra Shanghai e Pechino, e l’opportunità di calcare per la prima volta nella sua storia il palco del Teatro Ariston, dove da 67 anni si svolge la manifestazione canora che ha in parte ispirato lo Zecchino d’Oro, tanto da valergli l’appellativo di “Sanremo dei Piccoli”.
Il Piccolo Coro dell'Antoniano in una foto degli anni Sessanta
La storia, dall'esordio nel 1963 agli incontri con i grandi della musica
Nato con Mariele Ventre nel 1963, dal legame creatosi tra i bambini di Bologna che parteciparono alle prime edizioni dello Zecchino d’Oro, il Piccolo Coro è da 54 anni portavoce dei valori di pace, solidarietà e accoglienza che contraddistinguono l’Antoniano. Testimonial di Antoniano onlus per i tutti i progetti di solidarietà e per l’iniziativa "Il Cuore dello Zecchino d’Oro", e dal 2003 anche Goodwill Ambassador dell’UNICEF, il Piccolo Coro incarna il simbolo di una didattica che riserva particolare attenzione alla dimensione sociale e umanamente costruttiva dell’esperienza musicale e della crescita umana nel canto. Tra le sue esperienze, oltre a tutte le edizioni dello Zecchino d’Oro, il Piccolo Coro vanta un’intensa attività discografica e concertistica in Italia e all’estero e partecipazioni a numerose produzioni televisive, oltre che incontri con importanti protagonisti della scena musicale nazionale ed internazionale quali Luciano Pavarotti, Andrea Bocelli, Katia Ricciarelli, Richard Attemborough, Peter Ustinov, Gli Stadio, Irene Grandi, i Nomadi e Zucchero.
Numerosi sono anche i nomi di cantautori e artisti che negli anni che hanno partecipato allo Zecchino d’Oro, proponendo canzoni divenute poi grandi successi: da Lucio Dalla con "Nonni Nonni", a Fabio Concato con "L’Ocona Sgangherona", a Mino Reitano con "La sveglia birichina", a Biagio Antonacci con "Il mio cuore è un gran pallone", a Dodi Battaglia con "Il pianeta Grabov", a Roby Facchinetti con "Marcobaleno", a Riccardo Fogli con "Il mio grande papà", a Enrico Ruggeri con "La canzone dei colori", a Pino Daniele con "Tegolino", a Mogol con "Piccolo Indiano".
Con oltre 800 brani e un’avventura iniziata nel 1959, il repertorio dello Zecchino d’Oro ogni anno si arricchisce di canzoni inedite grazie alla creatività di autori e parolieri che inviano all’Antoniano le loro idee in musica. Sono ben 489 le proposte di brani giunte in risposta al bando chiuso lo scorso gennaio, un vero e proprio record proprio in quest’anno di festeggiamenti. Prossimo appuntamento del percorso del 60° Zecchino d’Oro sarà a fine febbraio, quando una commissione composta da giornalisti, personalità del mondo della musica e dello spettacolo, oltre che dallo staff dell’Antoniano, sceglierà i brani che saranno in gara a novembre su Raiuno.