Il 9 ottobre è stato
presentato addirittura nell'Aula magna della Corte di Cassazione,
alla presenza – tra gli altri – di Giorgio Santacroce, Primo
Presidente della Corte; Michele Vietti, Vicepresidente del Csm;
Franco Roberti, Procuratore nazionale antimafia; Giuseppe Pignatone,
Procuratore della Repubblica di Roma.
E un motivo c'è.
Nonostante il tanto parlare di mafie, prima non esisteva nulla di
simile. Il “Dizionario Enciclopedico delle Mafie in Italia” (DEM)
è un’opera che non ha precedenti. Si tratta di migliaia di voci
che costituiscono un punto fermo per disegnare una mappa scientifica
delle varie realtà criminali.
Il DEM – ideato,
fortemente voluto e curato (non è stato facile trovare un editore
coraggioso che assumesse l'impegno di pubblicarlo) da Claudio Camarca
– fornisce un completo repertorio alfabetico in cui la trattazione
delle voci si estende oltre la semplice definizione del termine,
fornendo quindi una più esauriente informazione su tutte le nozioni,
gli accadimenti, i personaggi riguardanti il mondo correlato alla
criminalità organizzata.
Nero su bianco,
racconta di tutti coloro che a vario titolo si sono venuti a trovare
coinvolti con le organizzazioni criminali. Siano essi affiliati delle
bande, siano essi vittime della violenza, siano oppositori. Oppure
siano imputati di procedimenti giudiziari che vedano al centro del
dibattimento azioni legate alla realtà del crimine organizzato.
Non mancano brevi
biografie di personalità che per la loro attività sono diventate
simbolo dell’anti Stato, come del vero e proprio Stato di Diritto:
da un lato Bernardo Provenzano, dall’altro Pio La Torre.
Nelle voci di più
ampio respiro, le vicende vengono arricchite di un breve
inquadramento storico/politico. E nel caso dei cosiddetti “clan”,
le bande criminali riconoscibili attraverso il cognome del cosiddetto
capofamiglia, il DEM dedica voci che descrivono il vero e proprio
albero genealogico, che tiene conto anche dell’apparentamento a
tale banda di personaggi non legati da vincoli di sangue, bensì da
affari e interessi comuni.
Uno spazio viene
dedicato, infine, anche alle località geografiche in cui si sono
svolti fatti significativi per la storia del crimine organizzato.
Risalendo la penisola, da Portella della Ginestra, fino alla pizzeria
di Duisburg in Germania.
LA SCHEDA
Titolo: DIZIONARIO
ENCICLOPEDICO DELLE MAFIE IN ITALIA
A cura di CLAUDIO
CAMARCA
Presentazione di NICOLA
ZINGARETTI
Prefazione di GIAN
CARLO CASELLI
Postfazione di RAFFAELE
CANTONE
Editore Castelvecchi Rx
Pagine 960 – 22,00
euro
Gli autori delle voci
del DEM:
Fabio Abati, Lirio
Abbate, Giuseppe Ayala, Giuseppe Baldessarro, Enrico Bini, Attilio
Bolzoni, Claudio Camarca, Alessia Candito, Raffaele Cantone, Rosaria
Capacchione, Arnaldo Capezzuto, Mara Chiarelli, Luigi Ciotti, Pietro
Comito, Nando dalla Chiesa, Pino De Masi, Teresa De Palma, Amalia De
Simone, Alessandra Dino, Vito Faenza, Elena Fava, Alberto Ferrigolo,
Enrico Fierro, Mara Filippi Morrione, Enrico Fontana, Lorenzo
Frigerio, Fabrizio Geremicca, Rino Giacalone, Giorgio Gosetti, Tano
Grasso, Nicola Gratteri, Udo Gümpel, Francesco La Licata, Gaetano
Liardo, Giuseppe Linares, Saverio Lodato, Antonio Manzo, Toni Mira,
Gioacchino Natoli, Antonio Nicaso, Franco Nicastro, Riccardo Orioles,
Marcelle Padovani, Tonino Palmese, Dino Paternostro, Stefania
Pellegrini, Antonio Pergolizzi, Nico Perrone, Ferruccio Pinotti,
Giuseppe Pipitone, Michele Polo, Enza Rando, Isaia Sales, Marco
Sappino, Luciano Scalettari, Renate Siebert, Barbara Spinelli, Luca
Tescaroli, Maurizio Torrealta, Jean-Leonárd Touadi, Nicola
Tranfaglia, Nello Trocchia, Alberto Vannucci, Vincenzo Vasile, Maria
Teresa Zampogna, Monica Zornetta.