logo san paolo
mercoledì 07 giugno 2023
 
il ricordo
 

«Il dolore degli anziani oggi sia nostro»

17/04/2020  A chi ha un famigliare in una RSA, a chi ne ha perso uno. Più si è amato e si è stati amati, maggiore è la sofferenza nella distanza e nell’assenza. Una toccante poesia di Alberto Pellai

 

QUANDO IL DOLORE E’ SPECCHIO DELL’AMORE

Sono qui. Sempre qui. E mi manchi.
I miei occhi di cercarti sono stanchi.
Li sposto ovunque e rimbalzano sul muro
E dentro a questo niente, tutto è scuro.

Vorrei una mano, un bacio, un abbraccio
Senza un contatto con te, non ce la faccio
Mi manca l’alfabeto che scrive sulla pelle
le parole del tuo tocco, le più belle

"Resistere" sembra un verbo un po' irreale
Perché senza te accanto, sento male
Male nel corpo, ma ancor di più nel cuore
E ciò che manca si fa puro nel dolore

Mi manchi e solo questo voglio dirti
Vorrei parlarti, stringerti, abbracciarti
E siccome non posso adesso farlo
Lasciate almeno che io possa gridarlo.

Il dolore degli anziani oggi sia nostro. Queste parole le condividiamo con loro. Non solo nei social, ma nei nostri pensieri. Se c’è una cosa che nessuno si merita è la solitudine del cuore, nel momento del dolore. Siamo grati agli operatori che sanno dare assistenza e conforto a chi vive in strutture che sono diventate isolate come bunker. Non si entra e non si esce. E purtroppo lì dentro c’è chi si ammala e muore.
A chi ha un famigliare in una RSA, a chi ne ha perso uno: le parole dell’amore sono spesso anche le parole del dolore. Più si è amato e si è stati amati, maggiore è la sofferenza nella distanza e nell’assenza. Ma quel dolore è specchio dell’amore.

 
 
Pubblicità
Edicola San Paolo