Interessante il punto di vista di un bioeticista sull’argomento “figlio a tutti i costi”.
Un figlio ma NON ad ogni costo (Un bébé mais pas à tout prix) è il titolo di un libro edito in Francia scritto dalla responsabile dei servizi di medicina della TV francese France 2, Brigitte-Fanny Cohen, spiega Carlo Valerio Bellieni, neonatologo dell’Università di Siena e membro della Pontificia Accademia per la Vita. «Varrebbe la pena che qualcuno lo traducesse in italiano, perché racconta la storia personale dell’autrice, arrabbiatissima per come è andata la SUA ricerca di un bebè. Narra, infatti, delle lunghe terapie di fecondazione assistita, della crisi di coppia durante le estenuanti settimane passate alla ricerca del figlio che non arrivava, della crisi, infine della rinuncia ai presidi medici e della decisione di adottare un bambino russo, finché … poco tempo dopo l’adozione, la signora Cohen rimane incinta per via naturale».
Bellieni definisce questo libro “un Bignami dei guai e dello stress che possono capitare durante la procreazione medicalmente assistita”. «In realtà non è tutto - aggiunge - perché ci sono altri dati da ricordare, che riguardano il numero di anomalie alla nascita, di prematurità, di rischio di danno cerebrale, oltre che delle reali possibilità di successo che diminuiscono con l’età. Ora, si può anche correre il rischio di problemi per la mamma o per il bambino che in numeri assoluti è basso, ma sicuramente maggiore che nella popolazione generale. Mi chiedo, però, quanto le coppie e i singoli siano realmente informati su questi rischi e limiti che la fecondazione in vitro comporta. E, soprattutto: la corsa ad aver figli medicalmente, quando sembrano non arrivare più, non potrebbe essere evitata da misure preventive? La nostra società invita all’infertilità per eccessiva procrastinazione della maternità, per inquinamento non controllato, per indulgenza nell’uso di alcol e tabacco, dando l’illusione che tanto le tecniche mediche risolvano tutto. Il libro di Brigitte-Fanny Cohen condanna questo tipo di società che, prima, induce la sterilità e poi, dopo aver fatto il danno, anziché diffondere la cultura delle prevenzione, lascia credere che tutto può la medicina».
Bellieni ha creato un dizionario on line di bioetica, http://glossario.webnode.it/, dove spiega in modo sintetico, agile e chiaro tutte le parole-base di questa disciplina, utile strumento a chi vi si vuole avvicinare.