La
magica quiete delle Eolie sconvolta da un gesto clamoroso. Nell’arcipelago il turismo è in crisi e miete una vittima eccellente.
Edoardo
Bongiorno, notissimo albergatore di Lipari e collezionista d’opere d’arte,
figlio di una figura leggendaria della cultura e della politica siciliana, si è
tolto la vita all’indomani della Pasquetta. Il corpo di Bongiorno, classe 1951,
è stato ritrovato dai dipendenti del suo albergo, l’Hotel Oriente, chiuso per
alcuni lavori di ristrutturazione. Secondo le prime ricostruzioni, il suicidio
sarebbe riconducibile alla crisi economica e turistica che attanaglia le Isole
Eolie.
“Perdonami
Dio, perdonatemi Isabella e Manuela”. Con queste drammatiche parole, ritrovate
in una lettera destinata alla moglie e alla figlia, Bongiorno ha motivato il
suo gesto estremo.
Una
fortissima emozione ha coinvolto la Sicilia e non solo. L’imprenditore di
Lipari, infatti, era molto conosciuto anche come figlio del professore Leonida
Bongiorno, il leggendario partigiano che si innamorò di Edda Ciano, figlia del
Duce. Proprio Edoardo Bongiorno aveva narrato la storia d’amore del padre a
Marcello Sorgi, ex direttore del quotidiano La Stampa, autore del romanzo Edda
e il comunista, fonte d’ispirazione per una fortunata fiction televisiva. Gli
italiani si erano subito appassionati alla vicenda, che aveva legato un
irriducibile intellettuale comunista e antifascista come Leonida Bongiorno e la
figlia di Benito Mussolini. I due si erano conosciuti durante l’esilio di Edda
Ciano a Lipari.
Tornando
alla tragedia dell’arcipelago eoliano, la scomparsa di Edoardo Bongiorno è
avvenuta all’indomani della notizia sulla chiusura di alcuni alberghi storici
di Vulcano, l’isola prospiciente Lipari. Un residence, ad esempio, sostituirà
il celebre Hotel Les Sables Noirs, situato nell’affascinante spiaggia nera di
Vulcano, immortalata da un film degli anni Cinquanta e meta di celebri vip.
Un
altro storico albergo, l’Eolian, invece, resterà chiuso per importanti lavori
di ristrutturazione, ma per fortuna riaprirà i battenti al più presto. Le
frequenti mareggiate invernali e l’attività delle fumarole hanno, infatti,
danneggiato la struttura dell’albergo.
Pertanto,
le difficoltà ambientali penalizzano ulteriormente le strutture ricettive già
minacciate dalla crisi economica. Per tale motivo, da più parti si invocano
agevolazioni fiscali per gli operatori turistici dell’arcipelago eoliano, in
considerazione dell’habitat naturale.
Le
vacanze pasquali, purtroppo, sono state un’occasione perduta. L’auspicata boccata
d’ossigeno per un settore in crisi non si è verificata. Secondo indiscrezioni,
in alcune delle sette isole dell’arcipelago eoliano il crollo del turismo a
Pasqua si attesterebbe su percentuali intorno al 70%. Unica in controtendenza
Stromboli, che ha registrato un notevole afflusso di turisti stranieri, grazie
anche all’attrazione delle eruzioni vulcaniche.
Sbigottito
e paralizzato dal dolore per la morte del collega e amico Edoardo Bongiorno,
Cristiano Del Bono, presidente di Federalberghi Eolie, ha lanciato un drammatico
appello: “A questo punto, o cediamo allo scoramento e chiudiamo i battenti,
oppure ripartiamo da Edoardo, lavorando seriamente alle cause che possono
averne ingenerato il profondo disagio, almeno quello economico. Un disagio che
accomuna ormai troppi imprenditori, impotenti di fronte al depauperarsi di
patrimoni costruiti con anni di sacrifici e, soprattutto, di fronte alla reale
assenza di prospettive credibili. La crisi ha solo messo a nudo tutte le
debolezze di un comparto che soffre da decenni per la totale assenza di una
politica per il turismo ai vari livelli; nazionale, regionale e, di
conseguenza, locale”.