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venerdì 11 ottobre 2024
 
 

Eolie, paradiso da non perdere

03/04/2013  Il tragico suicidio di un albergatore ha riportato l'attenzione sulla crisi del turismo nelle Eolie. Un problema economico, un dramma per tante persone.

La magica quiete delle Eolie sconvolta da un gesto clamoroso. Nell’arcipelago il turismo è in crisi e miete una vittima eccellente. Edoardo Bongiorno, notissimo albergatore di Lipari e collezionista d’opere d’arte, figlio di una figura leggendaria della cultura e della politica siciliana, si è tolto la vita all’indomani della Pasquetta. Il corpo di Bongiorno, classe 1951, è stato ritrovato dai dipendenti del suo albergo, l’Hotel Oriente, chiuso per alcuni lavori di ristrutturazione. Secondo le prime ricostruzioni, il suicidio sarebbe riconducibile alla crisi economica e turistica che attanaglia le Isole Eolie.

“Perdonami Dio, perdonatemi Isabella e Manuela”. Con queste drammatiche parole, ritrovate in una lettera destinata alla moglie e alla figlia, Bongiorno ha motivato il suo gesto estremo. Una fortissima emozione ha coinvolto la Sicilia e non solo. L’imprenditore di Lipari, infatti, era molto conosciuto anche come figlio del professore Leonida Bongiorno, il leggendario partigiano che si innamorò di Edda Ciano, figlia del Duce. Proprio Edoardo Bongiorno aveva narrato la storia d’amore del padre a Marcello Sorgi, ex direttore del quotidiano La Stampa, autore del romanzo Edda e il comunista, fonte d’ispirazione per una fortunata fiction televisiva. Gli italiani si erano subito appassionati alla vicenda, che aveva legato un irriducibile intellettuale comunista e antifascista come Leonida Bongiorno e la figlia di Benito Mussolini. I due si erano conosciuti durante l’esilio di Edda Ciano a Lipari.

Tornando alla tragedia dell’arcipelago eoliano, la scomparsa di Edoardo Bongiorno è avvenuta all’indomani della notizia sulla chiusura di alcuni alberghi storici di Vulcano, l’isola prospiciente Lipari. Un residence, ad esempio, sostituirà il celebre Hotel Les Sables Noirs, situato nell’affascinante spiaggia nera di Vulcano, immortalata da un film degli anni Cinquanta e meta di celebri vip. Un altro storico albergo, l’Eolian, invece, resterà chiuso per importanti lavori di ristrutturazione, ma per fortuna riaprirà i battenti al più presto. Le frequenti mareggiate invernali e l’attività delle fumarole hanno, infatti, danneggiato la struttura dell’albergo.

Pertanto, le difficoltà ambientali penalizzano ulteriormente le strutture ricettive già minacciate dalla crisi economica. Per tale motivo, da più parti si invocano agevolazioni fiscali per gli operatori turistici dell’arcipelago eoliano, in considerazione dell’habitat naturale. Le vacanze pasquali, purtroppo, sono state un’occasione perduta. L’auspicata boccata d’ossigeno per un settore in crisi non si è verificata. Secondo indiscrezioni, in alcune delle sette isole dell’arcipelago eoliano il crollo del turismo a Pasqua si attesterebbe su percentuali intorno al 70%. Unica in controtendenza Stromboli, che ha registrato un notevole afflusso di turisti stranieri, grazie anche all’attrazione delle eruzioni vulcaniche. 

Sbigottito e paralizzato dal dolore per la morte del collega e amico Edoardo Bongiorno, Cristiano Del Bono, presidente di Federalberghi Eolie, ha lanciato un drammatico appello: “A questo punto, o cediamo allo scoramento e chiudiamo i battenti, oppure ripartiamo da Edoardo, lavorando seriamente alle cause che possono averne ingenerato il profondo disagio, almeno quello economico. Un disagio che accomuna ormai troppi imprenditori, impotenti di fronte al depauperarsi di patrimoni costruiti con anni di sacrifici e, soprattutto, di fronte alla reale assenza di prospettive credibili. La crisi ha solo messo a nudo tutte le debolezze di un comparto che soffre da decenni per la totale assenza di una politica per il turismo ai vari livelli; nazionale, regionale e, di conseguenza, locale”.

 
 
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