Crisi scaccia crisi. Le emergenze
internazionali ci cadono addosso (i migranti nel Mediterraneo, la
guerra civile e l'esodo dalla Siria) e ci dimentichiamo di drammi che
durano da decenni. Come quello dei profughi palestinesi, nei
confornti del quale “C'è una stanchezza della comunità
internazionale”. Le parole sono di Lapo Pistelli, viceministro
degli Esteri, il quale è intervenuto a un convegno organizzato alla
Camera dei deputati in occasione della visita a Roma di Filippo
Grandi, il diplomatico italiano dal gennaio 2010 Commissario generale
dell'Agenzia dell'Onu per l'assistenza ai profughi palestinesi nel
Medio Oriente (Unrwa).
Oggi l'Unrwa assiste oltre 5 milioni di
rifugiati palestinesi in Giordania, Libano, Siria, Striscia di Gaza e
Cisgiordania (inclusa Gerusalemme Est). Tra loro circa mezzo milione
sono bambini. “Ci
ritroviamo qui oggi, nella Giornata internazionale delle Nazioni
Unite, per discutere di una questione che l'opinione pubblica
internazionale troppo spesso dimentica”, ha detto Laura Boldrini,
presidente della Camera dei deputati. “Dei rifugiati palestinesi”,
ha aggiunto, “si parla, infatti, per lo più quando, come in questi
mesi, si riaccendono le speranze che il processo di pace
israelo-palestinese giunga finalmente a compimento. Dei bisogni,
spesso drammatici, e delle speranze di questi milioni di persone non
vi è quasi mai cenno nelle notizie di stampa o nel dibattito
pubblico”.
Per l'Agenzia il problema è la carenza
di fondi, sia a causa della crisi economica sia perché altre crisi
(come quella siriana) hanno assorbito le poche risorse disponibili
per gli aiuti da parte dei governi e della comunità internazionale.
Tra l'altro il conflitto siriano ha reso più precaria la condizione
dei 530 mila rifugiati palestinesi accolti in una dozzina di campi
in Siria.
Durante la sua visita a Roma, Filippo
Grandi ha incontrato il ministro degli Esteri, Emma Bonino. Il
ministro ha lodato l'impegno dell'Unrwa dicendo che "l'Italia
ne ha sempre sostenuto il mandato e le attività, ritenendola anche
un punto di riferimento per gli interventi della nostra Cooperazione
nella regione". Nel sottolineare che dal 2000 ad oggi l'Italia
ha contribuito al bilancio Unrwa con più di 105 milioni di dollari,
Emma Bonino ha ricordato che per il 2013 il contributo italiano è di
circa 8 milioni di euro, pari a quello dei principali Paesi europei e
in aumento rispetto agli anni scorsi.