Massimiliano Finazzer Flory. In alto, il Duomo di Milano.
«Questo matrimonio s’ha da fare. Quale? Quello tra cultura e società, tra economia e arte», scrive Massimiliano Finazzer Flory, direttore artistico del “Maggio Manzoniano”, che dal 9 fino al 31 maggio arricchirà il palinsesto della capitale meneghina con eventi, conferenze e riflessioni in occasione dei 150 anni dalla morte di Alessandro Manzoni.
Il progetto, su iniziativa dell’Arciprete del Duomo Mons. Gianantonio Borgonovo, della Veneranda Fabbrica e del Capitolo Metropolitano, avrà luogo principalmente al cospetto di quella “ottava meraviglia” davanti cui Renzo si fermò attonito in una lontana sera d’autunno del 1628, il Duomo. Nel corso di diciotto serate verranno affrontati trentotto capitoli del romanzo fondante della nostra cultura, I promessi sposi, letti, raccontati e spiegati da artisti provenienti dai principali teatri milanesi e italiani e da studiosi ed esponenti di rilievo del mondo accademico.
Il 22 maggio, giorno della scomparsa di Manzoni, verrà eseguito il Requiem - composto da Giuseppe Verdi per il primo anniversario della morte dello scrittore - dall’Orchestra Sinfonica di Milano diretta dal Maestro Riccardo Frezza tra le navate della Cattedrale. L’unico momento pensato fuori dalle mura del Duomo si terrà il 26 maggio in Piazza San Fedele, in prossimità della chiesa così cara a Manzoni, la cui statua si erge di fronte alla facciata, reso possibile grazie alla collaborazione del Comune di Milano e della Fondazione Culturale San Fedele.
Se Milano rivendica la culla natale di Manzoni, Lecco reclama la suggestiva ambientazione del romanzo più famoso della letteratura italiana. Intorno ai Promessi Sposi si svilupperà infatti un programma variegato di iniziative distribuite lungo un arco di sei mesi, da maggio a novembre, promosso da Comune di Lecco - S.I.M.U.L. Sistema Museale Urbano Lecchese. Ben ventiquattro eventi e due festival, il Festival Treccani Cultura e il Festival Lecco Città dei Promessi Sposi, pensati per valorizzare l’orgoglio cittadino e promuovere il turismo locale, sotto l’unico titolo di “Una città per Manzoni”.
«È una sorta di tributo collettivo ad Alessandro Manzoni che nasce dal basso, dalla nostra comunità, e intende offrire una immagine a tutto tondo della poliedrica personalità dello scrittore che ha reso celebre Lecco nel mondo. L’iniziativa si inserisce a pieno titolo nell’orizzonte strategico che questa Amministrazione ha disegnato: sviluppare azioni di rete con le diverse realità di animazione culturale e sociale del territorio e creare occasioni di alto profilo come sanno essere i festival per contribuire allo sviluppo turistico della città» spiega la Vicesindaco e Assessore alla cultura e coesione sociale Simona Piazza. Il progetto ambisce a declinarsi su vari ambiti, dalla letteratura alla musica, passando per il cinema fino allo sport.