Nuova illuminazione per il Duomo di Monreale, uno dei capolavori dell'arte di tutti i tempi, e per le sue preziose superfici musive. Il 6 dicembre scorso, infatti, è stato presentato alla stampa l'intervento per la nuova illuminazione della Cattedrale normanna, realizzato dall'azienda austriaca Zumtobel, leader internazionale nel settore dell'illuminotecnica.
Il progetto esalta la straordinaria bellezza dei mosaici del Duomo, tra i massimi capolavori dell'arte normanna e dal 2015 Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco, regalando a turisti, fedeli e visitatori un'esperienza visiva completamente rinnovata.
Alla presentazione sono intervenuti l'arcivescovo monsignor Gualtiero Isacchi; don Nicola Gaglio, parroco del Duomo; Matteo Cundari, managing director Zumtobel Italia e Dario Bettiol, head of marketing Italy.
Da oltre 850 anni, il Duomo di Monreale domina le pendici del Monte Caputo, affacciandosi su Palermo come simbolo di eccellenza artistica e architettonica. Voluto da Guglielmo II, detto il Buono, e completato nel 1172, il Duomo ospita una delle superfici musive più straordinarie al mondo, la più grande decorazione di questo genere in Italia.
«La cattedrale», ha spiegato l’arcivescovo Isacchi, «non è solo un monumento di straordinaria bellezza che suscita in coloro che la visitano stupore, ma soprattutto è grande annuncio della Bellezza della fede cristiana. Il prendersi cura di essa, non è soltanto una responsabilità, ma il desiderio della comunità cristiana di raccontare ancora, all'uomo di oggi, che Cristo è la sola luce. Per me pastore di questa chiesa è strumento preziosissimo».
Il nuovo impianto di illuminazione è stato progettato per valorizzare l’eccezionale ricchezza artistica e l’atmosfera solenne della Cattedrale, superando i limiti del sistema precedente, ormai obsoleto, che utilizzava lampade alogene che comportavano da un lato costi operativi e di manutenzione estremamente elevati, dall’altro, a causa della loro scarsa resa cromatica nei toni blu e rosso, riproducevano i colori gialli e dorati dei mosaici in modo distorto.
«L’obiettivo principale», ha spiegato Matteo Cundari, Managing Director Zumtobel Italia, «era quello di sviluppare una soluzione luminosa su misura, in grado di esaltare i dettagli intricati e i colori vivaci dei mosaici, mantenendo intatta la sacralità e l’atmosfera del luogo. Questo ha richiesto un sistema che fosse visivamente efficace, ma anche rispettoso dell’architettura storica».
L’utilizzo di una tecnologia all’avanguardia ha garantito un’installazione discreta, non invasiva e completamente reversibile, oltre alla completa assenza di abbagliamento per i visitatori. Grazie a un sistema di controllo avanzato basato su DALI (LITECOM), l’intensità luminosa può essere modulata in base alle diverse esigenze: dalle celebrazioni liturgiche alle visite turistiche, la luce si adatta a ogni occasione, restituendo al pubblico l’integrità artistica e spirituale del monumento.
Per definire le posizioni di montaggio ottimali dei proiettori e le atmosfere desiderate, Zumtobel, in collaborazione con il team di progettazione, ha creato un sofisticato modello digitale. Questo modello ho consentito di simulare gli effetti luminosi nello spazio e di confrontare tra loro le diverse soluzioni proposte. Insieme al nuovo sistema di illuminazione, sono stati portati a termine anche importanti lavori di restauro sui mosaici, assicurando la conservazione di questo patrimonio unico per le future generazioni.
L’intervento ha da una parte messo in sicurezza, riconsolidando le tessere pericolanti alla parete, dall’altro ha completamente liberato dalla patina di sporco e grasso che si era accumulata nel corso degli anni.
I famosi mosaici che decorano, nella loro interezza, la Cattedrale di Monreale offrono un manto musivo che per ampiezza non ha pari nel panorama artistico del Medioevo. Date le dimensioni del progetto la sua realizzazione ha richiesto un periodo di tempo piuttosto lungo, che probabilmente va dal 1177 al 1183, impiegando più squadre di artigiani riuniti in Sicilia direttamente da Bisanzio, sebbene il contributo degli artigiani locali non sembri essere trascurato. L'intero ciclo mosaico è ordinato secondo una precisa logica teologico-dogmatica che si muove dalle scene dell'Antico Testamento (dalla Creazione al ciclo di Giacobbe) nella navata agli episodi del Nuovo Testamento (la vita di Cristo) nelle navate laterali; continua, in celebrazione della Chiesa, con gli eventi nelle vite di San Pietro e San Paolo nelle navate laterali e si conclude con la glorificazione di Cristo tra le gerarchie celesti (profeti e re biblici, patriarchi, santi, apostoli, angeli, arcangeli e la Vergine), che si svolge nell'area del presbiterio all'interno del coro e nell'abside centrale.