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domenica 03 novembre 2024
 
A Lucca il meeting del volontariato
 

Il Festival dell’Italia più bella

17/04/2014  Record di presenze, al Festival di Lucca. E tanti (130) gli eventi. Nei quattro giorni, dal palcoscenico della città toscana, sono passati anche tanti ospiti illustri. Laura Boldrini, Matteo Renzi, il ministro del lavoro Poletti, ad esempio, che hanno detto…

La Presidente Laura Boldrini al Festival del Volontariato di Lucca.
La Presidente Laura Boldrini al Festival del Volontariato di Lucca.

Trentaduemila presenze in quattro giorni, ben 9mila in più rispetto all'edizione precedente. A Lucca, all'evento organizzato dal Centro nazionale per il volontariato insieme alla Fondazione volontariato e partecipazione, tra ospiti e relatori hanno preso parte 650 persone. Gli eventi sono stati 130.

E poi, ancora: 16 spettacoli, 40 stand e 43 desk allestiti al Real Collegio (sede centrale del Festival), 630 organizzazioni, 20 mezzi di protezione civile in mostra in piazza del Giglio e 450 volontari in divisa coinvolti. I numeri del Festival 2014 raccontano anche una forte presenza di giovani e sportivi. Sono oltre 4 mila coloro che hanno partecipato alla marcia e alla staffetta della solidarietà, 80 le associazioni sportive che hanno aderito.

Quattro giorni intensi, quelli del Festival del Volontariato che si è svolto nei giorni scorsi, pieni di spunti di riflessione, di idee, di progetti. Quattro giorni forse sono pochi per raccontare la ricchezza del volontariato e del terzo settore in Italia. Un Festival veramente bello, pieno di quella energia da liberare, come viene sottolineato nello stesso titolo, per far ripartire la speranza in questo nostro Paese sfiduciato. Quattro giorni tutti di un fiato, dove non c’erano (ovviamente) tutte, le associazioni impegnate su questo versante in Italia, ma dove si respirava dalle tante organizzazioni presenti, lo stesso spirito che anima tutti coloro che quotidianamente operano nel sociale.

Ed è proprio questa passione, schietta, forte ed inesauribile, che trovi tra i volontari e i responsabili dei vari non profit, uno dei carburanti che permettono ancora al nostro Paese di continuare ad andare avanti. Pensiamo per un attimo cosa potrebbe accadere se il terzo settore si fermasse, anche solo per un giorno…

L'ingresso del Festival.
L'ingresso del Festival.

Boldrini: "I fondi al sociale non vanno tagliati"

Tanti gli stand multicolori delle varie associazioni, molti anche gli ospiti di alto profilo che hanno fatto visita al Festival, confrontandosi a viso aperto con le domande e le aspettative dei diversi ambiti che compongono ilterzo settore.

Dopo l'apertura con il ministro dell'istruzione Stefania Giannini, le "energie da liberare" sono state declinate dalla presidente della Camera Laura Boldrini che, nel volontariato, ha dichiarato di aver sviluppato e fortificato le sue radici professionali. «Non accettiamo una delocalizzazione selvaggia del lavoro», ha detto la Presidente della Camera nel suo intervento. «Mi auguro un’economia verde, perché produce reale benessere per il Paese. Deve essere considerata un fonte di reddito ad alto valore, ma manca ancora questa visione. Se l’Italia continua ad essere un Paese borbonico è difficile pensare di poter rilanciare l’economia. Dobbiamo fare impresa in modo sostenibile e l’Expo 2015 deve essere un volano per creare forme alternative di turismo». Sulla questione fondi al sociale e, in particolare, al Servizio Civile: «Come si fanno a tagliare i fondi sul sociale in tempo di crisi?», ha detto la presidente. «Là dove c’è più bisogno. È una visione miope. La democrazia sana è quella che dà a tutti le stesse opportunità. C’è democrazia quando c’è distribuzione del benessere, quando i poveri sono sempre meno. I giovani del Servizio Civile sono la meglio gioventù ed è inaccettabile che per scarsità di fondi solo in pochi possano prenderne parte».

Il premier Matteo Renzi e il Presidente del Cnv (Centro nazionale del volontariato) Edoardo Patriarca.
Il premier Matteo Renzi e il Presidente del Cnv (Centro nazionale del volontariato) Edoardo Patriarca.

Poletti: "Il mondo del Terzo Settore è un’opportunità per creare il futuro"

  

Successivamente l’attenzione dei presenti si è rivolta  al ministro del lavoro e delle politiche sociali Giuliano Poletti che, parlando nell’ambito dell’incontro, “L’Europa sociale: giovani e lavoro”, ha sottolineato che «la crisi ci ha dato una grande opportunità. L’idea di un’economia sociale considerata solo parte aggiuntiva al binomio Stato-mercato, è ormai fuori da ogni logica. Questo binomio non è più in grado di interpretare i bisogni e il nostro modo di essere. Sono stanco di questa concezione, che vede il Terzo Settore solo come un’eccezione bella. Dobbiamo sforzarci di non essere una marginalità. Non sono un panda, non sono al circo o dentro una gabbia».

«Se vogliamo una società più equa», ha proseguito Poletti, «abbiamo bisogno di una connessione con il Terzo Settore, perché questo mondo è essenziale. Vengono prima le persone, solamente dopo lo Stato e il mercato. Dobbiamo superare divisioni e particolarismi, perché ognuno può apportare un contributo positivo. È questa la scommessa del volontariato. Il mondo del Terzo Settore è un’opportunità per creare il futuro».

Il dovere di fare squadra, di unire le risorse e superare le diversità, soprattutto in tempi di crisi, è emerso più volte nel corso della manifestazione; anche Alan Friedman durante un incontro in cui si parlava della donazione del sangue in Italia, ha domandato genuinamente ai responsabili di AVIS, FRATES e FIDAS: «Perché non vi unite?»

L’ auditorium S. Francesco ha ospitato il Presidente del Consiglio Matteo Renzi accompagnato dal Presidente del CNV Edoardo Patriarca e dal direttore editoriale di Vita, Riccardo Bonacina. Era dal 1998 che un Presidente del Consiglio (Romano Prodi) non interveniva al Festival e Renzi ha salutato affettuosamente i tanti presenti con una sua “sfida”: entro maggio il governo presenterà una riforma del terzo settore con il coinvolgimento di tutte le forze interessate.

«In un mese», ha detto Renzi, «saremo pronti a presentare la bozza di un Ddl delega che correggeremo insieme in modo partecipativo». La partecipazione è il punto da cui ripartite per cambiare passo a un settore che lui stesso ha definito “il primo”. «Siete una parte di risoluzione ai problemi occupazionali», ha detto il Presidente del Consiglio, rivolgendosi ai duemila presenti. «La politica da sola non basta e chiama in causa voi. Raccontate un’Italia bella, che vuole tornare fare il suo mestiere e il vostro compito è ricordare al paese ciò che è».

Sottolineando le tante potenzialità del mondo del volontariato e del non profit ha infine concluso: «La pagina di storia più bella del nostro Paese è ancora da scrivere. Mi auguro potremo scriverla insieme. Aiutateci a far rinascere la speranza negli italiani».

 
 
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