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mercoledì 06 novembre 2024
 
Diplomazia vaticana
 

Il filippino Yllana nunzio apostolico in Terra Santa

03/06/2021  Prende il posto del bergamasco Leopoldo Girelli. Dovrà gestire una situazione complessa in collaborazione con la Custodia francescana

L'arcivescovo filippino Adolfo Tito Yllana (73 anni) assume l’incarico di Nunzio Apostolico in Israele e a Cipro e di Delegato Apostolico in Gerusalemme e Palestina, prendendo il posto del bergamasco Leopoldo Girelli (68) nominato in India. Per mons. Yllana si tratta del coronamento di un lungo percorso che a partire dal 2001, con la nomina e l'ordinazione arcivescovile da parte di San Giovanni Paolo II, è passato dall'Oceania (Papua Nuova Guinea e Isole Salomone), all'Asia del Pakistan e all'Africa della Repubblica Democratica del Congo, per ritornare nel nuovissimo continente, in Australia, fino alla nomina del 3 giugno in Terra Santa, dove lo aspetta una situazione socio-politica  a dir poco complessa.

Primo non italiano ad assumere questo ruolo diplomatico, si dovrà occupare di una Chiesa dove, per la particolare situazione storica e politica, non esiste una vera e propria conferenza episcopale, e i vescovi locali fanno parte dell'Assemblea degli ordinari cattolici della Terra Santa (AOCTS), che riunisce gli ordinari di rito latino e di rito orientale di Israele, Palestina, Giordania e Cipro e il Custode di Terra Santa, presieduta dal Patriarca latino di Gerusalemme, l'arcivescovo francescano Pierbattista Pizzaballa (56 anni).

Monsignor Yllana unisce i tratti tipici delle sue origini filippine all'esperienza maturata a contatto con le comunità cattoliche in giro per il mondo. Egli interpreta bene il decalogo affidato ai nunzi da Papa Francesco: fede, ecclesialità, zelo, riconciliazione, intraprendenza, obbedienza, preghiera, carità, umiltà, legame al Papa. «Essere umili servitori nelle Chiese locali e saper andare oltre la fredda carta delle missive e dei rapporti, esercitando l’arte dell’accompagnamento, sull’esempio del Buon Pastore» è una definizione, sempre di Papa Francesco, che dà al ruolo delle Nunziature Apostoliche, 128 sedi in tutto il mondo, un preciso ruolo pastorale. La Santa Sede è attiva nell’ambito della comunità internazionale come “voce della coscienza” che invita e incoraggia gli interlocutori ad affrontare le sfide in spirito di solidarietà, con un approccio di carattere morale, per promuovere relazioni di amicizia tra i popoli e le nazioni. Oltre ai rapporti ufficiali con le autorità della nazione in cui un nunzio è accreditato, gli è affidato il compito di seguire il processo di scelta dei vescovi diocesani.

 

 

 

 
 
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