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giovedì 12 settembre 2024
 
 

Un'amica: «Voglio comportarmi meglio, per Jim»

11/09/2014  A un mese dalla sua morte il profilo Facebook di James Foley continua a essere inondato dai ricordi di chi lo ha amato e conosciuto e dalle foto postate dal fratello Michael. Ecco come lo ricordano chi gli era più vicino.

In uno dei suoi ultimi post su Facebook, il 12 ottobre 2012, James Foley dichiarò: «La violenza è un cancro. I civili perdono sempre». E ci credeva. Tanto che era arrivato perfino ad ammettere: «Alcuni combattenti sono dei bravi ragazzi». Era il 21 settembre 2012, lo scriveva giusto due mesi prima di essere rapito. Due anni e un mese prima di essere ammazzato.

Oggi, a un mese dalla sua morte, il profilo di James continua a essere inondato dalle parole, commoventi, degli amici. Ma ciò che emoziona di più è scorrere la sua pagina, andare indietro nel tempo, quando esisteva un James Foley spensierato, sorridente. Jim ritratto dai suoi amici, in una pausa-sigaretta ad Aleppo; Jim “equipaggiato”, con caschetto e block notes sulle strade di una città fantasma; Jim con la macchina da presa in una mano e una tazzina di caffè nell’altra, a suo agio nel giubbotto antiproiettile. Jim che, come tutti i giornalisti, posta i suoi articoli e le sue foto. Jim, con tutta la forza della sua fede. Tanto che il reporter francese Nicolas Henin, anche lui prigioniero in Siria e liberato lo scorso aprile dopo 10 mesi, di cui sette trascorsi con Foley, ha ricordato James come «una persona generosa. Abbiamo vissuto situazioni estreme, compresa una settimana ammanettati uno all’altro. In quelle situazioni sviluppi un istinto di sopravvivenza che ti fa accaparrare tutto quello che c’è: James era diverso, divideva tutto», ha confidato Hennin.

Un’amica, Leslie Hale, commenta: «Sono così impressionata da Jim. Sono devastata dalla sua morte, ma ho sentito il suo messaggio di fede: fai quello in cui credi. Ho intenzione di vivere una vita più generosa: io sono una persona abbastanza generosa ma voglio provare a comportarmi meglio, per Jim!».

Le foto più commoventi sono quelle postate da uno dei fratelli, Michael.
Vive a North Andover, con la moglie e due figli piccoli. Dopo la laurea all’Università di Boston, si è trasferito in questa provincia del Massachusets per lavorare in una grande impresa di sistemi aerospaziali. Parlando della fondazione intitolata a James spiega: «Il nostro obiettivo è quello di continuare l’eredità di mio fratello per offrire agli studenti svantaggiati l’opportunità di ricevere la stessa educazione e l’esperienza che Jim ha avuto».


 
 
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