«Dopo un anno così difficile c’è davvero bisogno di fare festa». Così Kevin Farrell, prefetto del Dicastero per i laici, la famiglia e la vita ha annunciato la prima Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani del 25 luglio. E così deve essere perché, come scrive papa Francesco nel Messaggio dedicato alla Giornata, c’è bisogno di loro «per costruire, nella fraternità e nell’amicizia sociale, il mondo di domani». Ed ecco perché, rivolgendosi loro come uno di loro, dice: «Ascoltate bene: qual è la vocazione nostra oggi, alla nostra età? Custodire le radici, trasmettere la fede ai giovani e prendersi cura dei piccoli». E specifica: «Tra i diversi pilastri che dovranno sorreggere questa nuova costruzione (il mondo di domani, ndr) ce ne sono tre che tu, meglio di altri, puoi aiutare a collocare. Tre pilastri: i sogni, la memoria e la preghiera». «Il profeta Gioele pronunciò una volta questa promessa: “I vostri anziani faranno sogni, i vostri giovani avranno visioni” (3,1). Il futuro del mondo è in questa alleanza tra i giovani e gli anziani».
È necessario allora che la società si faccia «prossima alla popolazione anziana», come ricorda il documento La vecchiaia: il nostro futuro della Pontificia Accademia per la vita; le città devono diventare «inclusive e accoglienti»; perché «la ricchezza degli anni è un tesoro da valorizzare e proteggere». È urgente «attivare una presa in carico dell’anziano laddove si svolge la sua vita». In tal senso «è necessaria un’attenzione particolare alle abitazioni»; «vanno incrementate le figure di Care-giver». Altrettanto vanno promossi «nuovi modelli di cura per gli anziani», ovvero «tutte quelle esperienze che si ispirano al concetto-valore dell’assistenza reciproca, pur consentendo alla persona di mantenere una propria vita autonoma».
Nel numero di Famiglia Cristiana in edicola da giovedì 22 luglio e nelle chiese da domenica 25, raccontiamo l'esperienza del Cohousing del Moro nel cuore di Lucca, sulle rive del fiume Serchio, dentro alle mura rinascimentali che circondano il centro storico. Un luogo dove la terza età è più che un valore, è un’opportunità. Raccogliamo le testimonianze di tre coppie di nonni di Napoli che raccontano come l'abbraccio dei nipoti dia loro forza e ascoltiamo la riflessione di Monsignor Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la vita, che ricorda come «per la prima volta convivono oggi sotto allo stesso cielo quattro generazioni. Ognuna è come se fosse un piano privo però di scale o ascensori». E come il Pontefice chieda a gran voce «una scala tra le generazioni».