Si chiama Celeste Ayala, l’agente della "Bonaerense" argentina dal cuore d’oro, la donna poliziotto che è stata promossa sergente dopo essersi resa protagonista di un gesto di tenerezza estrema nei confronti di un neonato che era stato tolto alla sua famiglia dai servizi sociali e portato nell'Ospedale dei Bambini di La Plata (60 chilometri da Buenos Aires).
In turno di sorveglianza nel centro medico, Celeste ha sentito in un corridoio il pianto sconsolato del bimbo, uno dei sei fratellini la cui mamma era stata da poco arrestata. Un piano dovuto, apparentemente, a un lungo digiuno. Senza esitare lei, che è madre di due bambini, ha accolto il neonato nelle sue braccia e lo ha allattato al seno, fra gli applausi del personale presente in corsia. Accorso sul posto, un collega della donna ha realizzato un video con un telefono cellulare che è stato caricato sui social network, dove è immediatamente diventato un "successo virale", con oltre 100 mila condivisioni, raggiungendo anche le tv argentine “all news”.
Il gesto è stato notato anche nelle alte sfere della polizia - ha segnalato il settimanale Perfil - e il ministro della Sicurezza della provincia di Buenos Aires, Cristian Ritondo, ha annunciato che Celeste sarà promossa al grado di sergente.
«Abbiamo ricevuto in visita Celeste, l'agente che ha allattato un bambino nell''Ospedale dei bambini' di La Plata - ha dichiarato ai giornalisti - per comunicarle la promozione. Abbiamo voluto lodare di persona quel gesto d'amore spontaneo che ha calmato il pianto del bimbo abbandonato. Questa è la polizia che ci rende orgogliosi, questi sono gli agenti che vogliamo avere».
La vicenda ne ha ricordato un'altra accaduta nello scorso giugno in India meridionale e di cui è stata protagonista una agente di nome Archana. La donna poliziotto, madre di un bimbo di tre mesi e appena rientrata in servizio dalla maternità, aveva infatti trovato a Bangalore un neonato abbandonato in una busta di plastica vicino a un cassonetto della spazzatura, non esitando anche in quel caso a offrire il proprio seno per allattarlo in un commissariato.