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sabato 21 giugno 2025
 
VATICANO - NOMINE
 

Per riformare le finanze Francesco sceglie un ex missionario in Mozambico

14/11/2019  Papa Francesco ha nominato il gesuita spagnolo Juan Antonio Guerrero al posto del cardinale australiano George Pell come prefetto della Segreteria per l’Economia. Quel libro sulle persone che il mondo scarta

Padre Juan Antonio Guerrero Alves.
Padre Juan Antonio Guerrero Alves.

E’ stato missionario in Mozambico, dove ha anche diretto una scuola, il nuovo «ministro delle finanze» del Vaticano. Il Papa ha nominato oggi, al posto che fu del cardinale australiano George Pell, il gesuita spagnolo Juan Antonio Guerrero, 60 anni, una laurea in economia e una vasta esperienza pastorale.

L’annuncio arriva il giorno dopo che Pell, in carcere in Australia con l’accusa di pedofilia, ha ottenuto che l’Alta corte prenda in considerazione l’appello presentato dai suoi avvocati. L’udienza sull’istanza di appello, ad ogni modo, non avverrà prima dell’anno prossimo. Ma il cardinale australiano, 78 anni, è decaduto dall’incarico vaticano già a febbraio scorso, a conclusione del quinquennio previsto dagli statuti, e aveva lasciato Roma per difendersi in tribunale addirittura nell’estate del 2017. Mentre in Vaticano continuano ad emergere vicende finanziarie «opache» (copyright del cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin), il deficit è un problema riconosciuto da tutti, e la riforma avviata da Papa Francesco deve essere completata, la casella della Segreteria per l’Economia non poteva attendere oltre.

E oggi è arrivato l’annuncio che a ricoprire il delicato incarico, a partire da gennaio prossimo, arriva un uomo discreto e accorto. Nato a Merida nel 1959 in una famiglia numerosa, iniziò a studiare Economia all’università, ma dopo due anni scelse la vita religiosa e entrò nel noviziato dei gesuiti a Madrid. Negli anni successivi completò gli studi economici, e prese anche una laurea in filosofia e una in teologia, studiando in Spagna con periodi all’estero in Brasile e in Francia, e un dottorato in filosofia politica al Boston College negli Stati Uniti. Ordinato sacerdote nel 1992, dopo un ultimo periodo di formazione in Messico ha preso gli ultimi voti da gesuita nel 1999. Ora trasloca di pochi metri: attualmente lavora alla Curia generalizia dei gesuiti, vicino a piazza San Pietro, come delegato del preposito generale per le case internazionali che la Compagnia di Gesù gestisce a Roma (dalla Pontificia Università Gregoriana ai seminari gesuiti alla Specola vaticana alla rivista della Civiltà cattolica). Prima era stato provinciale dei gesuiti spagnoli e, negli anni 2016-2017, ha fatto il missionario in Mozambico. Lì, prima di essere chiamato a Roma, padre Guerrero ha ricoperto l’incarico di economo della Compagnia di Gesù e coordinatore del fundraising, ma è stato anche direttore della scuola secondaria Inacio de Loyola. Quando era più giovane, il gesuita ha svolto molti altri compiti, quali professore all’università, maestro di novizi, coordinatore delle comunità di volontariato della Compagnia di Gesù, e poi accompagnatore spirituale di gruppi e di singoli, con percorsi spirituali e di formazione spesso rivolti a persone svantaggiate socialmente.

«Come gesuita è una gioia ricevere una missione direttamente dal Papa. E’ un modo privilegiato per realizzare la mia vocazione», ha affermato padre Guerrero a Vatican News. «”Sorpresa” è stata la parola usata quando sono stato chiamato dal Mozambico a Roma per essere delegato del padre Generale. Per questo nuovo servizio dovrei cercare un'altra parola, perché non era in alcun modo nel mio campo di possibilità. E’ stato qualcosa di assolutamente inaspettato. All'inizio mi ha spaventato e sono rimasto parecchio stordito. Ma lo accolgo con umiltà, con fiducia nel Signore e nella squadra che sta già lavorando della Segreteria per l'Economia. Da parte mia, collaborerò al servizio di questa missione offrendo il meglio di me». Il gesuita spagnolo, ancora, ha spiegato: «Personalmente, sembra che tutto cambi nella mia vita, ma in realtà non cambia quasi nulla. Alla fine facciamo sempre lo stesso: “una cosa sola”, cercare di stare con il Signore, ringraziando tanto per il bene ricevuto e mettendo tutto ciò che siamo e abbiamo al Suo servizio e a quello della Sua Chiesa. Ovviamente, sono una persona che viene da fuori della Curia Romana ed entra in un mondo nuovo. Avrò bisogno di un po’ di tempo per adattarmi e imparare, per conoscere e familiarizzare con le persone, con le procedure, con le relazioni con altri Dicasteri, ecc. E lo farò con dedizione piena al compito che mi è stato affidato». Il preposito generale dei gesuiti, padre Arturo Sosa, ha chiesto al Papa che questa nomina non venisse associata all'episcopato, in modo che padre Guerrero possa tornare, dopo aver finito il suo servizio, alla sua normale vita di Gesuita. «Desidero conoscere e iniziare a lavorare con l'équipe del Segreteria per l'Economia della Santa Sede, familiarizzare con i criteri stabiliti dal Consiglio per l'Economia e collaborare alla realizzazione dei desideri di Sua Santità per questo Dicastero», ha detto padre Guerrero aggiungendo: «Spero di contribuire alla trasparenza economica della Santa Sede e di fare un uso efficiente dei beni e delle risorse che sono al servizio dell'importante missione evangelizzatrice della Chiesa».

Una curiosità, che la dice lunga sulla sua concezione dell’economia e della giustizia, nel 2004 scrisse con Daniel Izuzquiza un libro intitolato «Vidas que Sobran. Los excluidos de un mundo en quiebra», vite che avanzano, gli esclusi di un mondo in bancarotta, che affronta il tema di come costruire un modo di vivere insieme grazie al quale nessuno sia escluso. 

 

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