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venerdì 02 giugno 2023
 
"Friarielli, non proiettili"
 

Il Giardino degli scalzi: strappata agli spacciatori, terra che dà buon frutto

30/03/2017  A Napoli c'è un agrumeto nascosto, fino a ieri, nel cuore di Materdei. Abbandonato da circa 30 anni, era la via di fuga di chi spacciava droga, ma anche una discarica a cielo aperto. Era il simbolo dell’illegalità: oggi è rinato grazie a persone di buona volontà.

Quando un frutto è buono? Un frutto è buono quando cresce senza pesticidi, senza smog o altri agenti inquinanti”. Caterina, 8 anni mangia uno spicchio del mandarino appena colto dall’agronomo. Poi indossa i guanti con i fiorellini e strappa dalla terra finocchi, broccoli e un cespo di insalata. Si stupisce guardando i colori intesi della verdura e della frutta ma soprattutto sente i profumi di un giardino ri-nato in questa primavera. Nel dedalo di vicoli di Santa Teresa degli Scalzi c’è quello dedicato a Sant’Agostino (Vico Lungo Sant’Agostino degli Scalzi). In quella stradina, chiuso tra i palazzi c’è un giardino di 2.500 metri quadri.

 

E’ il giardino dell’Augustissima Arciconfraternita dei Pellegrini. Un agrumeto fino a ieri, nascosto nel cuore di Materdei. Abbandonato da circa 30 anni, era la via di fuga di chi spacciava droga ma anche una discarica a cielo aperto. Era il simbolo dell’illegalità che in quartieri difficili come quelli, spesso regna dentro e fuori i cortili dei palazzi. Era. Perché con l’affidamento all’associazione Gioventù Cattolica (Asso.Gio.Ca.) c’è chi prova a cambiare le cose, ripulendo quel giardino, strappandolo a chi se ne era appropriato abusivamente e restituendolo a tutti i napoletani affinché possano goderne. Gianfranco Wurzburger, presidente dell’Asso.Gio.Ca. ha messo in conto tutto. Non solo le difficoltà materiali, come le spese da sostenere insieme ad Enel Cuore onlus, i volontari da motivare e la diffidenza del vicinato. Gianfranco Wurzburger ha messo in conto anche le minacce. Come i sei proiettili a salve che lo scorso febbraio ha ritrovato nel terreno.

 

Al posto dei proiettili noi ci abbiamo piantato i friarielli - racconta - vogliamo pensare che quello sia stato un atto vile di qualche sconsiderato che non vuole la presenza dei nostri ragazzi nel quartiere. Spesso i cambiamenti sono visti con preoccupazione e pur di impedirli c’è chi compie gesti al limite della legalità. Non ci faremo intimidire – continua Wurzburger – il nostro impegno per far ritornare il giardino all’antico splendore prosegue insieme ai bambini che qui impareranno le regole della legalità grazie alla coltivazione della terra”.

 

Con i ragazzi del servizio civile, l’associazione Gioventù Cattolica insiste e insieme ai bambini di un’altro quartiere difficile, quelli di piazza Mercato, festeggia la rinascita di quel giardino nel giorno dedicato all’impegno e alla memoria delle vittime delle mafie promosso da Libera. Minori a rischio, figli di chi sta pagando il suo debito con la giustizia ma anche tanti bambini che hanno voglia di essere soltanto bambini corrono tra gli alberi e le essenze arboree donate dalla Regione Campania. In quel grande agrumeto si divertono. I ragazzi del servizio civile hanno ideato per loro dei giochi che hanno come obiettivo l’insegnamento della legalità, il rispetto per il prossimo e l’applicazione delle regole. Imparano a riconoscere gli alberi e ritagliano fiori con i cartoncini colorati.

 

Poi c’è l’orto. Per i bambini è un gioco. Fanno a gara per essere scelti dai più grandi a lavorare la terra. Con i piccoli rastrelli tracciano i solchi, scavano i buchi con le palette colorate e poi piantano i semini per il nuovo raccolto. Ai bimbi i volontari insegnano che quelle verdure saranno buone e profumate solo se cresceranno in una terra che viene lavorata con impegno e costanza, innaffiata con acqua buona e riscaldata dai raggi del sole.

 

E allora quando un bambino non è più a rischio? “Quando riesce ad apprendere naturalmente le regole di cui ha bisogno”.

 
 
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