Anche nell’Antico Testamento vi sono
versetti simili e persino alcune parole di
Gesù, non contestualizzate, hanno potuto
essere usate per giusticare aggressioni e
conquiste: «Chi non è con me è contro di
me» o «Sono venuto a portare la spada».
Voler bene agli altri, persino ai nemici, non
è da confondere con un atteggiamento remissivo
se non masochista. Vuol dire volere
“il bene” anche per loro, ossia praticare la
giustizia.
Nei confronti dei musulmani,
come esorta il Concilio nella Nostra aetate,
si tratta di valorizzare tutto il positivo
che pur non manca nelle loro fonti e
nei precetti della loro tradizione religiosa.
Secoli di scontri dovrebbero averci insegnato
che l’eliminazione dell’altro non può
essere la soluzione.
Quanto ai musulmani
che lavorano nei Paesi del Golfo, subiscono
spesso maltrattamenti in spregio alle norme
dell’islam stesso e se in Arabia Saudita
è proibito erigere chiese, in altri Paesi vicini
ve ne sono anche di grandi e bellissime.