Le ingiustizie e le intollerabili disuguaglianze nel mondo non sono da attribuire a chissà quale fatalità o forza oscura; così le guerre, le violenze, le lotte fratricide, gli scandali, i delitti sociali e politici, e l’elenco potrebbe continuare. È al soggetto umano che bisogna riferirsi. Il male morale (peccato) si manifesta fuori, perché prima è dentro il soggetto umano (cfr. Marco 7,21-22). Per questo la morale, insegnata dal Vangelo, fa appello anzitutto alla conversione del cuore e alla voce della coscienza che, quale maestro e legge interiore, comanda: «Fa’ il bene, evita il male». Per comprendere il male morale, bisogna riferirsi al soggetto umano. È ancora a lui che bisogna ritornare per uscirne. I veri costruttori della storia sono le persone, singole e associate che, alla denuncia del male individuale e pubblico, sanno percorrere, con la parola e la testimonianza, la via che costruisce la persona e la società, dalla più piccola (famiglia) alla più grande.