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martedì 18 marzo 2025
 
 

Il "manifesto" della buona politica

28/05/2012  Presentato dai promotori dell'incontro di Todi un programma di lavoro che ha come paradigma di riferimento la Dottrina sociale della Chiesa.

«Meno Stato, più società», potrebbe essere lo slogan alla base del “manifesto” intitolato La buona politica per tornare a crescere, presentato oggi a Roma dai promotori dell’incontro che nell’ottobre scorso vide riuniti a Todi i responsabili del Forum delle associazioni del lavoro insieme con numerosi esponenti di aggregazioni religiose laicali, di fondazioni culturali, dell’ambito accademico, oltre a singole personalità del mondo cattolico.

«In questi mesi abbiamo svolto un lavoro politico-culturale per consolidare gli obiettivi comuni che dovrebbero orientare l’azione di quanti condividono questo orientamento», racconta il portavoce Natale Forlani. Paradigma di riferimento, spiega, «è l’ insegnamento della Dottrina sociale della Chiesa che, proponendo a tutti la fecondità di una visione trascendente dell’essere umano, richiama ai principi della fraternità, della promozione del bene comune, della partecipazione, della sussidiarietà e della solidarietà».

Todi, dove il seminario si svolse a porte chiuse «poiché eravamo consapevoli che non si trattasse ancora un patrimonio consolidato», ha rappresentato secondo Forlani «una straordinaria occasione di incontro e l’opportunità di esprimere la convinzione che fosse finito un ciclo politico, cosa che oggi è pacifica, ma allora era messa da varie parti in discussione». L’avvento del governo tecnico «ha aperto un clima di lavoro diverso, che ha fatto decantare il vecchio confronto politico e ha posto tutti nelle condizioni di interrogarsi su cosa debba accadere nel dopo-Monti».

Al naturale interrogativo se ora si intenda costituire un nuovo partito cattolico, il portavoce risponde con schiettezza che «qualcosa dovrà pur nascere in questo Paese, poiché è evidente che ci troviamo in un quadro dissolutivo e che tutti gli schemi che abbiamo alle spalle non servono più. Ma ciò che innanzitutto occorre è il recupero delle radici culturali cattolico-sociali e liberali che storicamente hanno sempre connotato l’area moderata».

Il programma è orientato a far crescere una classe dirigente giovane, che si ponga dalla parte di chi lavora, investe, genera figli e cura le persone e che abbia come obiettivo la costruzione degli Stati Uniti d’Europa. Una trentina di intellettuali sono finora stati coinvolti per immaginare le piste concrete d’azione sui diversi versanti economico-sociali, mediante la stesura di un articolato testo già disponibile, insieme con gli atti di Todi.

Il primo appuntamento è per il 25 giugno a Montecassino, nell’abbazia del patrono europeo san Benedetto, a sostegno di questo rinnovato ideale europeista. Nel contempo verrà avviata una campagna di adesione per preparare il secondo incontro, sempre a Todi, nel prossimo ottobre: «Questa volta “a porte aperte” per una grossa iniziativa popolare», conclude Forlani.

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