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Così l'arte ricorda Aldo Moro

15/03/2018  In occasione del quarantennale della strage di via Fani, il MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo ricorda lo statista attraverso le opere di tre artisti e con una serie di iniziative che ripercorrono il sequestro e la prigionia dello statista italiano.

In occasione del quarantennale della strage di via Fani, il MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo ricorda Aldo Moro attraverso lo sguardo di tre artisti e con una serie di iniziative che ripercorrono il sequestro e la prigionia dello statista italiano.

LE OPERE

Al centro del progetto, l’opera 3,24 mq di Francesco Arena che riproduce in dimensioni reali l’angusto spazio nel quale Moro fu tenuto prigioniero per 55 giorni e che sarà esposta dal 16 marzo al 9 maggio (date del rapimento e del ritrovamento del corpo) nel cuore del museo, nella Galleria 1 al piano terra che ospita la collezione permanente con ingresso libero dal martedì al venerdì.  3,24 mq dialogherà con Il Processo di Rossella Biscotti, dove le trasformazioni dell’Accademia della Scherma di Luigi Moretti al Foro Italico, divenuta Aula Bunker negli anni Settanta, sede di processi storici tra cui quello Moro, diventano spunto di riflessione sui nodi irrisolti della nostra storia collettiva e con J&B e Varietà di Flavio Favelli. In J&B, l’artista ridisegna un frammento del quotidiano La Repubblica del 16 marzo 1978, dove il titolo scioccante sul rapimento Moro contrasta con la freddezza della pubblicità di una marca di whisky. In Varietà, Favelli presenta 3 francobolli originali emessi per il 25° anniversario della morte di Moro: per un errore di produzione, le immagini risultano sfocate, simbolo di una storia tragicamente sbagliata e ingiusta.

GLI APPUNTAMENTI

 

Primo appuntamento venerdì 16 marzo alle 11.00, all’Auditorium del MAXXI e in Galleria 1, di fronte a 3,24 mq, per un talk dal titolo Nello spazio di 55 giorni.

Luciano Violante, ex magistrato, politico italiano e membro della Commissione parlamentare d'inchiesta sulla strage di via Fani, farà un’introduzione storica e l’artista Francesco Arena presenterà l’opera, il suo messaggio, le ragioni che l’hanno ispirata. Introdurrà l’incontro Giovanna Melandri, Presidente Fondazione MAXXI (ingresso libero fino a esaurimento posti. Per le scuole è possibile prenotare scrivendo ad alternanza@fondazionemaxxi.it).

Mercoledì 11 aprile alle 18:00, in Sala Graziella Lonardi Buontempo (ingresso libero fino a esaurimento posti),  Marco Damilano, giornalista e scrittore,  introdotto da  Giovanna Melandri, illustrerà il suo libro  Un atomo di verità (Feltrinelli, 2018): un viaggio nella memoria personale e collettiva, nei luoghi, nelle correlazioni con altri protagonisti di quegli anni per rivivere quei fatti tragici del 1978 che hanno inesorabilmente cambiato la storia del nostro Paese.

Giovedì 3 maggio alle 19.30 sarà proiettato all’Auditorium del Museo, con ingresso gratuito, il documentario di Giuseppe Bianchi L’immagine di Moro, in collaborazione con Sky Arte HD che lo ha prodotto (Italia 2017, b/n e col., 41').

Il documentario ritrae un Aldo Moro inedito, dedicando ampio spazio al suo percorso umano, fatto di una forte preparazione culturale e di una spiccata vocazione pedagogica, di un costante dialogo e rapporto con i giovani. Testimonianze, documenti storici e d'archivio e la preziosa collaborazione dell'Archivio Flamigni ricostruiscono il profilo dello statista, ripercorrendone i luoghi, gli amici e le letture.

Mercoledì 9 maggio alle 19:30 l’Auditorium del Museo ospiterà il reading teatrale Labirinto Moro

Con la regia di Luca Archibugi (ingresso € 5,00).

A distanza di quarant’anni, tutta la vicenda di Aldo Moro assume sempre di più un aspetto labirintico. E non solo sul piano delle verità non rivelate.  Il labirinto è innanzitutto una prigione ed è in questo modo che il reading teatrale rappresenta la condizione di prigionia che accomuna in qualche modo Moro ai terroristi.

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