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martedì 25 marzo 2025
 
 

Il ministero firma un decreto per i dislessici

21/07/2011  Misure per aiutare gli studenti con problemi di apprendimento e un finanziamento di tre milioni di euro.

Secondo le stime ufficiali sono 70mila gli studenti italiani che soffrono di disturbi dell’apprendimento, per dislessia o di disgrafia per esempio, ma secondo gli ultimi studi queste difficoltà riguardano il 5% della popolazione scolastica, ovvero ben 200mila ragazzi, dalle elementari all’università. Il ministero dell’Istruzione ha approvato il decreto attuativo della legge 170/2010 che riconosce la dislessia, la disortografia, la disgrafia e la discalculia come disturbi specifici di apprendimento (DSA). La legge serve a tutelare il diritto allo studio dei ragazzi puntando soprattutto su nuove forme didattiche, su adeguate modalità di valutazione e su una specifica formazione dei docenti, spesso impreparati a riconoscere e gestire queste situazioni. In particolare, per i bambini che dislessici che hanno difficoltà nel leggere il decreto prevede l’uso di strumenti didattici che facilitano lo studio, come la sintesi vocale, che trasforma un compito di lettura in un compito di ascolto, il registratore, per permettere all’alunno di non scrivere gli appunti della lezione, l’uso dei programmi di video scrittura con correttore ortografico, che  permettono la produzione di testi sufficientemente corretti senza l’affaticamento della rilettura e della contestuale correzione degli errori e la calcolatrice, che facilita le operazioni di calcolo. Per le prove più difficili da sostenere, come la prova scritta di lingua straniera, il ministero permette di sostituirla con una prova orale.  

Anche per gli studenti universitari sono previste forme “compensative” sin dal test di ammissione dove è permesso utilizzare fino al 30% in più del tempo a disposizione per affrontare le prove. Durante il percorso accademico, poi, gli atenei possono permettere agli studenti di utilizzare solo testi in formato digitale e i programmi di sintesi vocale. Durante gli esami le prove scritte possono essere sostituite dall’orale o può essere permesso l’uso del pc con correttore ortografico.  

Il Miur ha avviato anche il finanziamento di due milioni di euro per la formazione degli insegnanti così che ci sia un “referente dislessia” in ogni scuola. Dal prossimo anno in 32 università vengono attivati corsi di perfezionamento o master in “Didattica e psicopedagogia per i Disturbi Specifici di Apprendimento”, rivolti a dirigenti scolastici e a docenti delle scuole di ogni ordine e grado. Inoltre, con un finanziamento di 1 milione di euro vengono potenziati i 96 Centri territoriali per la dislessia presenti sul territorio

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