Monsignor Mounir Khairallah. Foto in testata: esplosione presso Maroun El Ras in Libano, durante l'attacco d'Israele (fotoo ANSA).
Monsignor Mounir Khairallah, vescovo maronita di Batroun, è giunto a Roma per partecipare ai lavori del Sinodo e incontrare papa Francesco, ma il suo pensiero è rivolto alla sua diocesi colpita dai bombardamenti israeliani. «Continuiamo a vivere momenti di grande tensione, confusione e paura a causa degli attacchi dell'esercito con la stella di Davis. La situazione è intollerabile», spiega il vescovo, descrivendo l'esodo di oltre un milione di profughi verso Beirut e il nord del Libano, su una popolazione totale di 5 milioni e mezzo. Grazie all'aiuto della Caritas e della San Vincenzo, la diocesi si sta organizzando per fornire assistenza agli sfollati.
Vi aspettavate un attacco così massiccio? «La situazione è davvero drammatica. Israele sta colpendo il Libano, mirando alle postazioni di Hezbollah. L’assassinio di Nasrallah e di molti dei suoi comandanti ha sorpreso tutti. Ciò che ci preoccupa maggiormente è che potenze internazionali, come gli Stati Uniti e l'Iran, sembrano aver dato il via libera a queste operazioni». Anche l'Iran alleata di Hezbollah? «La mia impressione che per Teheran abbia trionfato la ragion di Stato. Hezbollah ha tutto l'interesse a trattare con gli Stati Uniti, protettori di Israele, per incrementare i suoi traffici commerciali e il programma nucleare. In cambio può aver sacrificato Hezbollah».
Come sta reagendo la popolazione civile? «Non sono solo i sostenitori di Hezbollah a fuggire, ma intere famiglie di civili cercano scampo dai bombardamenti. Israele colpisce le aree residenziali senza pietà, anche se non possiamo accettare che questo diventi una giustificazione per distruggere intere comunità.»
Khairallah condanna fermamente la violenza indiscriminata che coinvolge sia cristiani che musulmani, e fa appello alla comunità internazionale affinché intervenga per fermare l’escalation. «Deve agire subito altrimenti si abbatterà una tragedia devastante sul mio popolo»
Il testo integrale dell’intervista a monsignor Khairallah verrà pubblicato sul prossimo numero di Famiglia Cristiana in edicola da giovedì 3 ottobre.