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martedì 17 settembre 2024
 
Lo spettacolo non si ferma
 

"Il mio teatro da casa durante il lockdown è diventato un libro"

15/09/2020  L'attore televisivo e teatrale Vincenzo Bocciarelli racconta la sua esperienza di teatro domestico in diretta facebook e su youtube. "un modo per essere utile agli altri, nello spirito cristiano E ora è diventato un libro, come mi aveva detto Natuzza Evolo"

Il mondo dello spettacolo ha reagito in vari modi al forzato e lungo lockdown. L’attore Vincenzo Bocciarelli, dopo un primo momento di smarrimento, nella clausura forzata del suo appartamento di Roma, lontano dai set e dalla famiglia, ha deciso di trasformare il salotto di casa sua in un teatro e ha dato vita a un appuntamento quotidiano su Youtube e facebook che ha chiamato Bocciarelli home theatre. Quell’esperienza così forte e stimolante dal punto di vista umano è ora raccontata in un libro, Sulle ali dell’arte, edito da Accademia Edizioni ed Eventi. «Il 10 marzo», ricorda l’attore, «mi sono sentito come in un campo di battaglia, e e ho sentito di fare qualcosa per gli altri, animato anche dallo spirito cristiano di attenzione al prossimo. Volevo in un certo modo consolare le persone. Solo con l’ausilio della videocamera del mio Iphone ho trasformato il salotto di casa in un palcoscenico di Broadway. Tutti i giorni alle 16 intrattenevo il pubblico, quelli che mi seguivano da tempo a cui poi se ne sono aggiunti tanti altri. Recitavo testi poetici e drammaturgici inframmezzandoli con momenti di dialogo con il pubblico che mi scriveva in diretta». Vincenzo Bocciarelli vanta una lunga militanza dei teatri (ha studiato con Giorgio Strehler al piccolo di Milano), lavorando con attori del calibro di Irene Papas, Glauco Mauri, Valeria Morricone, con incursione in numerose fiction e al cinema, dove ha lavorato con Max Von Sidow, John Savage, Murray Abraham. Tra le sue esperienze di conduzione di eventi c’è anche il compleanno di Giovanni Paolo II dalla sala Nervi. Tanto mestiere, dunque, ma anche umiltà, e desiderio di mettersi al servizio degli altri. «La mia è stata una dichiarazione d’amore nei confronti della vita. Non avevo mai scritto prima, ma in un certo senso ero preparato a farlo, poiché 16 anni fa la veggente Natuzza Evolo me lo preconizzò. Con lei ho avuto un rapporto bellissimo, ho recitato per lei brani di Giovanni Paolo II. Rievoco questo incontro all’inizio del libro., che è diviso in 12 capitoli, tra cui uno dedicato ai messaggi del pubblico., L’esperienza dell’Home theatre si è conclusa a luglio scorso con una puntata in cui ho realizzato in diretta dei quadri la cui vendita era finalizzata a sostenere un’associazione che lotta contro il Covid. Vincenzo Bocciarelli è infatti anche un pittore, diplomato all’Istituto d’arte, e affianca la pittura al mestiere di attore. Bilancio di questa esperienza? «Per me il lockdown è stata l’occasione per rinforzare la mia fede, riscoprire il dialogo con Gesù. Un giorno mi sono rivolto a lui dicendogli che aveva bisogno di sentirlo anche fisicamente, di vederlo. Il mattino dopo, era il Lunedì dell’Angelo, ho visto  sulla parte della mia camera un cerchio luminoso che è durato 15 secondi, il tempo di fotografarlo, prima che scomparisse. Ecco, l’ho inteso come il segnale che avevo chgiest». Il libro Sulle ali dell’arte è stato particolarmente apprezzato da Monsignor Giovanni d’Ercole che così ha scritto:  «Questo libro, nella sua semplicità e nel suo alone di tenerezza, ne è una prova; anzi un’inconsapevole testimonianza che Dio si serve di tutti per lasciar cadere nel mondo le sue grazie e miracoli, piccoli e grandi».  Di recente Bocciarelli ha condotto la serata conclusiva del Concorso internazionale di musica sacra nella Basilica dei Santi XII Apostoli a Roma. «È stata l’occasione di ritrovare il pubblico dal vivo, così diverso dallo stare sotto l’occhio di una telecamera, mi sono sentito come l’uomo i Vitruvio al centro della scena, e ho potuto tenere un recital mentre i giurati si erano ritirati per mettere il verdetto», La serata andrà in onda su Telepace  il 20 settembre alle 20,30. 

foto di Carlo Bellincampi​

 
 
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