A cominciare dal IV secolo, di fronte alle prime eresie dottrinali, per manifestare la piena comunione con la Chiesa di Roma invalse l’uso di nominare nella preghiera eucaristica il nome del successore di Pietro e garante della fede apostolica. Più tardi, nelle diverse Chiese fu aggiunto anche il nome del vescovo locale che, in comunione con il Papa, guida e custodisce una piccola parte di Chiesa. Il Papa come il vescovo è uno solo e manifestano visibilmente la comunione ecclesiale durante l’effettivo svolgimento del loro ruolo ecclesiale. Nessuno impedisce di ricordare doverosamente e affettuosamente Papa e vescovo emeriti nella preghiera dei fedeli, ma non nella preghiera eucaristica, dove il riferimento nominale è all’unico Papa e all’unico vescovo con i suoi eventuali vescovi collaboratori (coadiutore e ausiliari) effettivamente in carica.