La copertina di Credere n. 43, rinnovato nella grafica e nei contenuti.
Anche l’abito fa il Giubileo. Per raccontare l’Anno Santo con un tocco di elegante spigliatezza Credere cambia vestito, pur mantenendo intatto ciò che conta: cioè l’anima del giornale, la sua identità.
«Tempo qualche giorno», spiega il suo direttore, don Antonio Rizzolo, «e avremo una grafica più popolare, più diretta, più accattivante, più colorata, più leggibile. Caratteri più grandi, testi più spaziati, titoli più evidenti. Attraverso il Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, la Santa Sede ci ha scelti come rivista ufficiale del Giubileo straordinario. Per noi è un onore. Ma anche una responsabilità. Che vogliamo onorare al meglio».
Si comincia con il numero 43, in edicola giovedì 22 ottobre, data di copertina: domenica 25 ottobre, proprio il giorno in cui si chiuderà il Sinodo sulla famiglia (e non è un caso). Di speciale c’è un po’ tutto, a partire dal prezzo: 1 euro (e sarà così fino a fine anno, per otto settimane di fila). «Partiamo in netto anticipo rispetto all’inizio dell’Anno Santo (8 dicembre), perché vogliamo prepararci bene, in compagnia dei nostri lettori, a questo importante appuntamento ecclesiale», prosegue don Rizzolo, 53 anni, sacerdote paolino dal settembre 1990.
Tante le novità. Ogni settimana ci sarà un’ampia sezione di cronaca, ricca di anteprime e di storie sul Giubileo, corredata da informazioni pratiche per partecipare di persona agli eventi (a Roma e nelle diocesi) o per seguirli in televisione. «Le tre sezioni che caratterizzano Credere dalla sua nascita, ovvero Via (i testimoni della fede), Verità (i contenuti della fede) e Vita (i gesti della fede), manterranno la loro fisionomia, ma saranno tutte maggiormente orientate ai temi giubilari, con articoli specifici e con nuove rubriche», puntualizza don Rizzolo.
Che non lesina particolari: «Nella prima parte del giornale, continueremo a pubblicare storie e testimonianze concrete, ma con un’attenzione insistita alla misericordia, alla conversione, al perdono. Nelle pagine centrali, poi, quelle dedicate agli approfondimenti catechistici, liturgici e teologici, scandaglieremo a fondo la Bibbia per capire cos’è un Giubileo e come lo si deve vivere, cos’è il sacramento della Riconciliazione (quello che un tempo si chiamava sbrigativamente la Confessione), cos’è l’indulgenza e le modalità con cui si può ottenere. Infine, nella terza sezione, quella dedicata – tra l’altro – agli itinerari della fede, daremo conto dei diversi pellegrinaggi possibili, a Roma e nelle varie diocesi».
IN DIALOGO COn i LETTORi
Non è tutto. «Chiederemo a chi ci acquista e ci legge (parroci, singoli fedeli, ma anche gruppi, movimenti, associazioni) di raccontarci il “loro” Giubileo», precisa don Rizzolo. Che termina ricordando due iniziative collaterali. «La prima, in realtà, è un dono allegato al numero 43 di Credere: si tratta del Passaporto (più propriamente la Credenziale) del pellegrino, il documento di viaggio che accoglierà tutti i timbri del pellegrinaggio giubilare, sull’esempio di quel che accade per chi, tappa dopo tappa, va a Santiago de Compostela a piedi o in bici».
ROMA E LE DIOCESI
La seconda iniziativa ha un respiro più ampio. «Il Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione e le Edizioni San Paolo pubblicano la collana Misericordiosi come il Padre, una serie di otto volumi (venduti insieme alla rivista, ogni volume a soli 5,90 euro in più, ndr), che affronta il tema della misericordia nei suoi diversi aspetti, utili sussidi pastorali sia per la preparazione di incontri e catechesi, sia per l’animazione della preghiera comunitaria. Il primo volume in particolare, Celebrare la Misericordia, contiene indicazioni dettagliate su come celebrare il Giubileo nelle chiese locali, presentando anche i riti specifici di apertura e chiusura della Porta Santa».