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Un invito a «perseverare nell'impegno, che è diventato una vera missione, con fedeltà al Vangelo e al
Magistero della Chiesa e in ascolto della società e delle persone,
specialmente dei più poveri ed emarginati, in modo da essere per tutti i
vostri ascoltatori un punto di riferimento e un sostegno». Lo ha
rivolto oggi papa Francesco alla "Famiglia mondiale di Radio Maria",
ricevendo in udienza circa duecento dirigenti delle emittenti attive in circa
settanta Paesi, nei cinque continenti. Una reti di radio che possono contare un pubblico fedele di oltre 30 milioni di ascoltatori, ogni giorno.
«Diffondendo il Vangelo e la
devozione alla Madre di Gesù, promuovendo l‘amore alla Chiesa e alla
preghiera - ha aggiunto il Pontefice -, si offre un "canale" valido per
ascoltare belle riflessioni, per imparare a pregare, per approfondire i
contenuti della fede che edificano e ampliano gli orizzonti. La Radio,
in tal modo, diventa un mezzo che non comunica solo un insieme di
notizie, di idee, di musiche senza un filo conduttore, e che potrebbe
solo cercare di distrarre e forse di divertire, ma diventa un mezzo di
prim‘ordine per veicolare la speranza, quella vera che deriva dalla
salvezza portata da Cristo Signore, e per offrire buona compagnia a
tante persone che ne hanno bisogno».
«Il diffondersi di Radio Maria in tanti
ambienti tra loro diversi per cultura, lingua e tradizioni, costituisce
una buona notizia per tutti, perché dimostra che, quando si ha il
coraggio di proporre contenuti di alto profilo a partire da una chiara
appartenenza cristiana, l‘iniziativa trova buona accoglienza oltre le
migliori previsioni, a volte anche presso coloro che magari per la prima
volta vengono in contatto con il messaggio evangelico», ha detto altresì Jorge Mario Bergoglio . «Nel portare avanti il vostro intento vi siete fidati della Provvidenza,
che non vi ha mai fatto mancare i mezzi per le necessità quotidiane: per
l’ammodernamento delle tecnologie, in modo da disporre di strumenti al
passo con i tempi, e per lo sviluppo della Radio, prima in Italia e poi
in tanti Paesi del mondo, con una capillarità e una rapidità
sorprendenti. A questo riguardo, la sfida è mantenere lo stile di
sobrietà, pur nella ricerca degli strumenti adeguati».
«Direi al di sopra di ogni nostra aspettativa perchè il Papa ha fatto un discorso ampio su Radio Maria che dimostra anche una conoscenza dello spirito della radio e dei programmi della radio e del bene che fa questa radio in tutto il mondo, la sua estensione capillare, anche nei posti più difficili». Così padre Livio Fanzaga, direttore di Radio Maria Italia, ha commentato a Radio Vaticana com'è andata l'udienza di oggi del Papa alla "Famiglia mondiale" dell'emittente cattolica. «Quindi per noi il discorso che ha fatto il Santo Padre è di grande soddisfazione perchè è il riconoscimento supremo, il massimo riconoscimento che possa esserci sulla bontà della radio, sul bene che fa», prosegue il sacerdote.
«Poi il Papa ha passato in rassegna tutte le componenti fondamentali della radio. Quello che mi ha colpito di più è il fatto che il Papa abbia sottolineato questo nostro coraggio di aver fiducia nella divina Provvidenza e di andare avanti con la massima sobrietà in tutte le cose, ottenendo grandi realizzazioni con mezzi modesti, con la generosità della gente - ha aggiunto padre Livio Fanzaga -. Questo è un aspetto del discorso che mi ha molto colpito; ci ha come incoraggiato su questa strada, ci ha detto di andare avanti e poi ci ha molto esortato a essere fedeli a questa pietà mariana, a questa ispirazione mariana, a questo amore per la Madonna». «Io personalmente nella mia presentazione al Papa - ha concluso padre Livio - ho detto che accogliendo il suo invito ad aiutare i nostri fratelli che sono nella persecuzione stiamo allestendo una Radio Maria web in lingua araba per i cristiani perseguitati, e ho avuto la gioia di presentare il futuro direttore, un sacerdote arabo maronita che sarà il futuro direttore di questa Radio per i cristiani perseguitati».