È una festa per tutta la famiglia paolina e per i lettori di Famiglia cristiana che, fin dalle prime ore della mattina, hanno atteso il papa nell'aula Paolo VI. Papa Francesco comincia l'udienza con un ricordo di don Silvio Sassi, il superiore generale della Società San Paolo recentemente scomparso e che «partecipa dal Cielo a questo momento di festa». Per il centenario della fondazione della famiglia paolina il Papa sprona a riprendere in mano gli insegnamenti dell'Alberione e a «rinnovare l’impegno nel vivere la fede e comunicarla, in particolare mediante gli strumenti editoriali e multimediali, tipici del vostro carisma».
Destinatari di questo annuncio sono tutti gli uomini. Il Papa sottolinea l'importanza della gratuità: «Gratuità senza affari, la gratuità», come stile dell'annuncio. «Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. In queste parole sta il segreto dell’evangelizzazione».
Il Papa insiste sul fatto che «l’evangelizzazione è essenzialmente connessa con la proclamazione del Vangelo a coloro che non conoscono Gesù Cristo o lo hanno sempre rifiutato. Molti di loro cercano Dio segretamente, mossi dalla nostalgia del suo volto, anche in paesi di antica tradizione cristiana. Tutti hanno il diritto di ricevere il Vangelo. I cristiani hanno il dovere di annunciarlo senza escludere nessuno. Questa spinta alle “genti”, ma anche alle periferie esistenziali, questa spinta “cattolica”, voi l’avete proprio nel sangue, nel “dna”, per il fatto stesso che il vostro Fondatore è stato ispirato dalla figura e dalla missione dell’apostolo Paolo».
Il Papa sporna a usare uno stile di vita improntato alla gioia, «quella gioia che scaturisce dall’esperienza intima di Dio che riempie il nostro cuore e ci rende davvero felici,così che non abbiamo bisogno di cercare altrove la nostra gioia. Altri importanti elementi che alimentano la gioia dei religiosi sono la genuina fraternità sperimentata nella comunità e la completa oblatività nel servire la Chiesa e i fratelli, specialmente i più bisognosi».
Ma poi chiede anche di favorire l'unità: «mai favorire i conflitti, mai scimmiottare quei media di comunicazione che cercanosolo lo spettacolo dei conflitti e provocano lo scandalo delle anime. Favorire sempre l’unità della Chiesa, l’unità che Gesù ha chiesto al Padre come dono per la sua sposa», chiede papa Francesco invitando a fare come Alberione che seguendo «le orme di Gesù e ad imitazione dell’Apostolo delle genti, ha saputo vedere le folle come pecore sbandate e bisognose di orientamenti sicuri nel cammino della vita .Pertanto, ha speso l’intera esistenza a spezzare loro il pane della Parola con linguaggi adeguati ai tempi. Così anche voi siete chiamati a spendervi al servizio della gente di oggi a cui lo Spirito vi manda, con creatività e fedeltà dinamica al vostro carisma, individuandole forme più idonee affinché Gesù sia annunciato. I vasti orizzonti dell’evangelizzazione e l’urgente necessità di testimoniare il messaggio evangelico a tutti costituiscono il campo del vostro apostolato».
Una missione urgente, l'ha definita papa Francesco che richiede «incessante conversione personale e comunitaria. Solo cuori totalmente aperti all’azione della Grazia sono in grado di interpretare i segni dei tempi e di cogliere gli appelli dell’umanità bisognosa di speranza e di pace».
Infine il saluto agli oltre diecimila che gremivano l'aula e la «benedizione del Signore su di voi, su quanti rappresentate, sui lettori delle vostre riviste e su coloro che incontrate nel vostro quotidiano apostolato».